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Sbrollini: "Con la pandemia e il Pnrrr da gestire nel 2022 ci giochiamo tutto come Paese"

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Intervista di Roberta Labruna, "il Giornale di Vicenza", 12 gennaio 2022.

Quanto a strategia Matteo Renzi è imbattibile. L'elezione di Sergio Mattarella, ad esempio, la si deve ad un suo colpo di genio. Per questo gli occhi a Roma sono puntati sulle mosse del leader di Italia Viva, come spiega Daniela Sbrollini.

Senatrice Sbrollini, partiamo proprio da Draghi: durante l'ultima conferenza stampa non ha voluto parlare di Quirinale. Secondo lei quali sono le reali intenzioni del premier?
Non le so dare una risposta su questo, posso solo dirle che si dice che il presidente Draghi abbia un interesse legittimo verso il Quirinale. Si tratta però solo di voci, quindi vanno prese come tali.

Quando a fine anno è sembrato di cogliere dalle parole di Draghi una disponibilità di questo tipo, nessun partito è sceso in campo ufficialmente sponsorizzandolo. Non è strano tenendo conto del largo consenso di cui gode sulla carta?
Non è strano e il motivo è proprio il suo largo consenso. Mi spiego: è chiaro che Draghi grazie alla sua autorevolezza sarebbe perfetto come Presidente della Repubblica, ma è proprio la sua autorevolezza a renderlo garante della stabilità del governo. E quindi da parte dei partiti, ad eccezione di Fratelli d'Italia, c'è il timore che se lui dovesse "traslocare" questa stabilità sarebbe compromessa.

Anche lei tifa perché Draghi rimanga a palazzo Chigi, quindi?
Assolutamente sì. Con la pandemia e il Pnrrr da gestire in questo 2022 ci giochiamo tutto come Paese e Draghi è la personalità più forte su piazza, è stimato in Italia e all'estero ed è grazie alla sua personalità che riesce a tenere insieme un governo con così tante sensibilità diverse al proprio interno.

Senza Draghi si andrebbe al voto?
Senza Draghi si aprirebbe una crisi al buio e alcuni gruppi già affermano, come Forza Italia, che uscirebbero dal governo. Chiaro che in un quadro del genere le elezioni sarebbero da mettere in conto. Anche se, secondo me, la legislatura potrebbe comunque proseguire.

In che modo?
Ribadisco che per me l'opzione numero uno è che Draghi rimanga dove è oggi, ma se invece lo scenario fosse quello di proiettarlo verso il Quirinale occorrerebbe trovare un accordo preventivo tra forze politiche per individuare già il successore.

Lei ha ribadito che l'opzione numero uno è Draghi a palazzo Chigi, ma chi glielo fa fare a Draghi di rimanere se, come si è visto nell'ultimo consiglio dei ministri, ci sono partiti che gli mettono i bastoni tra le ruote?
Quello che è successo con Lega e Cinque Stelle all'ultimo consiglio dei ministri non è indicativo secondo me. Vede, è il gioco delle parti, sono fibrillazioni normali nei partiti quando si avvicina la corsa quirinalizia. Ma una volta passato questo appuntamento non vedo nessun rischio di un implosione del governo, non vedo nessun rischio che i partiti facciano venire meno il loro sostegno a Draghi.

Esclude un Mattarella bis?
Lo ha escluso il presidente, anche se sarebbe stata la soluzione migliore di tutte.