L'intervento pubblicato da "l'Unione Sarda", 11 giugno 2020.
Dopo l'emergenza sanitaria per il Covid-19, sono a rischio le cooperative sociali che erogavano i servizi per le scuole dell'infanzia e nidi. Francesco Stara consigliere regionale di Italia Viva, porterà all'attenzione della seconda commissione in Consiglio regionale (lavoro, cultura e formazione professionale, guidata da Alfonso Marras dei Riformatori) «le preoccupazioni delle centinaia di lavoratori occupati nelle cooperative sociali che grazie a convenzioni con i Comuni garantivano un servizio indispensabile per le nostre comunità e per le famiglie sarde».
Purtroppo - prosegue questi lavoratori sono stati esclusi dai piani di riapertura e anche dalla proroga della cassa integrazione, per questo anche in Sardegna si mobilitano e lanciano un grido d'allarme sul rischio di chiusura per centinaia di strutture su cui molte famiglie trovano occupazione e buste paga».
Le scuole dell'infanzia e i nidi gestiti dalle cooperative sociali con convenzioni comunali garantivano fino a marzo contesti educativi e di cura rivolti ai bambini nei primi tre anni di vita. Questi lavoratori non possono restare inascoltati e la Regione dovrà impegnarsi affinché si trovino le risorse economiche per garantire la continuità deì servizi e le buste paga per i mesi di chiusura per effetto del Covid-19. Purtroppo, continua Stara: «il silenzio sui servizi educativi per la fascia d'età da o a 6 anni è tombale, dopo il dpem sulle riaperture firmato dal premier Giuseppe Conte sono state dimenticate anche dal decreto Rilancio che, oltre a non essere oggetto di alcun piano di riapertura, vede negare la proroga della cassa integrazione per i lavoratori. Per questo chiedo che il presidente Solinas e l'assessora Zedda siano sensibili e si impegnino all'apertura di un tavolo di confronto con i lavoratori».