La notizia pubblicata da "la Voce", 27 maggio 2022.
I rappresentanti delle imprese dei dispositivi medici sono stati ricevuti dalla presidente della Commissione Sanità del Senato Annamaria Parente, in Sala Caduti di Nassirya, al Senato, per l'incontro "Le imprese dei dispositivi medici per la diagnostica. Un confronto per il futuro della sanità", promosso in collaborazione con Motore Sanità.
Gli equilibri nazionali e internazionali che si sono creati dall'inizio della pandemia ad oggi mettono il settore in una condizione di svantaggio. Da un lato il quadro del commercio internazionale vede la Cina assumere sempre più un ruolo principale: nell'ultimo anno le importazioni provenienti da questo Paese sono aumentate del 15,1%, mentre le esportazioni verso gli USA si sono ridotte del 123%, facendo pensare ad un pericoloso arretramento in termini di quote di mercato globali. Dall'altro, le condizioni produttive in Italia sono progressivamente peggiorate nell'ultimo decennio, a causa del susseguirsi di politiche incentrate sulla spending review, che hanno colpito direttamente le aziende del comparto tramite: il prelievo forzoso del 5,5% sul totale delle spese promozionali delle aziende; l'imposizione del meccanismo delle gare al massimo ribasso, con successiva ulteriore rinegoziazione in corso di fornitura; l'imposizione dei tetti di spesa in dispositivi medici sia di base nazionale che regionale; l'introduzione del meccanismo del payback a danno delle aziende produttrici e distributrici; il prelievo forzoso fino allo 0,75% sul fatturato. A ciò si è aggiunto, nel corso dei due anni di pandemia, un sostanziale blocco di tutte le prestazioni diverse dal Covid, con una conseguente riduzione dell'utilizzo di dispositivi medici, il cui mercato è rimasto "immobile" per gran parte del periodo emergenziale.
La "tempesta perfetta" è stata completata dal contraccolpo subito dalle aziende a causa dell'incremento del costo delle materie prime e dei componenti (e talvolta anche dalla loro carenza) come il ferro (+51,6%), l'alluminio e l'acciaio inox (+39,5% e +36,3%), ma anche dei materiali plastici (+34,8%) e della componentistica elettronica (+32,1% ), che si somma all'impennata dei costi per il trasporti e per le importazioni di componentistica, semilavorati e prodotti finiti che fa registrare mediamente un balzo del 188,9% con picchi che nelle ultime settimane hanno superato il 400%.
La senatrice Annamaria Parente ha così commentato: "Dobbiamo sviluppare la diagnostica e per farlo bisogna anche stare accanto alle imprese del settore. Allo stesso tempo bisogna favorire lo sviluppo della ricerca e dell'innovazione. Non dobbiamo più farci trovare impreparati davanti alle emergenze e perciò dobbiamo rilanciare subito la sanità, ascoltando tutte le realtà e le imprese che operano in questo campo"