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Sangemini-Amerino, Grimani: "Basta polemiche e propaganda, uniti per salvare la fabbrica e i posti di lavoro"

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L'intervento su "Terni in Rete", 6 ottobre 2020.

Sulle polemiche di questi giorni che si sono sollevate per la vertenza Sangemi-Amerino, interviene il’ex sindaco di San Gemini nonché senatore di Italia Viva, Leonardo Grimani.

Da Grimani un appello a mettere da parte le polemiche e a lavorare nell'unità per salvare la fabbrica e gli 85 posti di lavoro.

Il senatore di Italia Viva Leonardo Grimani, difatti, critica la bagarre di questi giorni fra Lega e Partito Democratico “che a tutto serve tranne che a risolvere i problemi. Personalmente – sostiene il senatore IV – credo che ci voglia umiltà nel parlare di questa vicenda.Sarebbe importante ricordare cosa significa combattere a viso aperto per salvare uno stabilimento e i suoi lavoratori. Nel 2014 il sottoscritto, insieme alla giunta guidata da Catiuscia Marini, insieme all’assessore Vincenzo Riommi, riuscì a dare sostegno alla straordinaria battaglia dei lavoratori producendo un risultato meraviglioso, quello del salvataggio della fabbrica e dei posti di lavoro. Piuttosto che battibeccare sarebbe utile confrontarsi, evitare sceneggiate inutili e prendere esempio da quella battaglia".

"Abbiamo assistito – aggiunge il senatore sangeminese Grimani – all'inconsistenza della regione e dei suoi vertici, in questi mesi, con la conseguenza che in un anno non si è visto nessuno a San Gemini, né la presidente Tesei, né l’assessore Fioroni. Nessuno di loro è riuscito a interloquire con la proprietà, e così il tempo è maledettamente trascorso. Nessuno dell’attuale giunta è riuscito a chiedere un confronto sugli accordi del novembre 2018. Insomma si può passare il tempo a fare propaganda ma non sarà mai utile a risolvere i problemi. Senza un intervento deciso della regione non potremo raggiungere i risultati che auspichiamo. Siamo in attesa di un piano concordatario attorno al quale ruoteranno tutte le possibili strategie ma non si può far finta di nulla sul fatto che si sia perso tanto tempo ed ora non resta che rimboccarsi le maniche e tentare l’impossibile".

"Ognuno faccia un passo indietro – conclude l’ex sindaco di San Gemini – ci si concentri solo esclusivamente per raggiungere l’obiettivo di salvare i posti di lavoro e il prestigio del marchio Sangemini”.