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Rosato: "Siamo alternativi a populisti e demagoghi"

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Intervista di Silvestro Pascarella, "la Prealpina", 1 aprile 2021. 

«Un sacrificio intelligente». È stato quello di Italia Viva per archiviare l'esperienza del premier Giuseppe Conte per dare all'Italia «un governo di ripresa». A spiegare cosa è successo in questi ultimi mesi a Roma è il vicepresidente della Camera e coordinatore nazionale di Iv, Ettore Rosato.

«È chiaro - spiega Rosato - che noi abbiamo deciso di mettere in discussone il nostro consenso e i nostri posti di potere per condurre un'operazione in grado di dare un futuro al Paese grazie al governo Draghi». Ora però il partito di Matteo Renzi paga lo scotto di «un'antipatia ingiustificata e di quotidiani attacchi» che si traduce in quel 2.2% che gli viene attribuito dai sondaggi. Ma «verrà il tempo in cui l'Italia che riparte riconoscerà l'utilità delle scelte faticose che abbiamo dovuto fare». Parla in prospettiva il parlamentare triestino. E guarda avanti nella costruzione di quello che è già stato definito «il polo riformista».

«Siamo alternativi a populisti e demagoghi vari - insiste Rosato - ci rivolgiamo a tutto quel mondo che sente come urgente la necessità di riformare il sistema Italia. Mi riferisco a PiùEuropa, ad Azione di Carlo Calenda, al progetto di Giovanni Toti, a quello di Maurizio Lupi e, perché no, anche a Forza Italia, all'anima di Forza Italia». La prospettiva indicata da Italia Viva è quelle delle «forze europeiste» perché «in politica non bisogna rassegnarsi all'ineluttabilità delle situazioni».

Le vicende italiane degli ultimi mesi lo dimostrano: «Questa legislatura, quando è partita, aveva la maggioranza delle forze parlamentari che erano anti-europeiste e populiste. Oggi gli stessi soggetti vanno cercati con il lanternino».

L'orizzonte al quale guarda Rosato coincide con i prossimi due anni che condurranno alle elezioni politiche del 2023. Ma, scendendo sul piano pragmatico, non è lontana la scadenza delle amministrative di autunno in cui si andrà a votare a Varese, Busto Arsizio e Gallarate. «Ci posizioneremo con intelligenza - spiega il coordinatore di Iv - a sostegno dei candidati riformisti. L'abbiamo fatto a Saronno dove la Lega è stata sconfitta e a Varese faremo la nostra parte per sostenere il sindaco Davide Galimberti. Sappiamo, poi, di avere sul territorio due ottimi parlamentari come Gianfranco Librandi e Maria Chiara Gadda e un coordinatore provinciale come Giuseppe Licata che sa fare il suo lavoro».

Da aggiustare, però, il rapporto con i dem, visto che i venti romani potrebbero arrivare anche sui territori. Su questo aspetto è molto chiaro Rosato: «Speriamo che il Pd ritrovi la sua anima riformista e progressista, invece di continuare a inseguire Conte come leader. Vedremo se Enrico Letta riuscirà a trasformare le sue parole in fatti concreti». In gioco non c'è solo il rapporto con gli ex. La partita, che anche stavolta gioca Iv, è al rialzo. E non vuole perderla.