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Rosato: Noi con la maggioranza? Si può rifare l'abbraccio a sinistra non è un obbligo

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Colloquio con Ettore Rosato di A. Bulleri per "Il Messaggero"

Se vogliamo fare il centro, è naturale che Italia viva «supporti quelli che ritiene i candidati migliori. Non i lecessariunente quelli di centrosinistra. Altrimenti, che centro sarebbe?».

Non si spinge a parlare del Molise come di un «laboratorio politico» per il futuro, Ettore Rosato, ma per l`esponente di Italia viva, fa vittoria col centrodestra al le Regionali non è destinata a restare un caso isolato Anzi. iv è stata criticata per l`appoggio alla coalizione meloniana in Molise:

avete puntato sul candidato che aveva più chance di vincere?

«Abbiamo fatto una scelta partendo proprio dai candidati in campo. Roberto (già sindaca dì Terinoli, ndr) è un buon amministratore, moderato. E ha messo in campo una proposta alternativa a quella del centrosinistra, istra, In cui il Pd ha lasciato campo libero al Movimento 5 Stelle nella scelta della leadership».

C'è chi maligna:quello dei renziani è un segnale di avvicinamento al governo c'è da aspettarsi una collaborazione col centrodestra in Parlamento dopo il Molise?

«Dire di essere al centro e pensare che le alleanze vadano fatte solo col centrosinistra è una contraddizione in termini. Fare il centro significa decidere non in base all`opportunismo delle situazioni, ma scegliere le proposte migliori per ogni specifico territorio. Così hanno fatto i dirigenti dei Terzo polo in Molise».

L`anno prossimo ci sarà un importante tornata di amministrative nelle città, e poi le Regionali in Sardegna. Piemonte, Umbria, Abruzzo... Che farete?

«Mi auguro che il Terzo polo continui a scegliere l`alternativa migliore in campo. Non capirei un abbraccio a prescindere verso sinistra».

A proposito di abbracci, quello tra Conte e Schlein a Campobasso non ha portato fortuna. L`asse Pd-SS reggerà? E voi, decisi a starne fuori?

«Penso che reggerà. E penso che sia sbagliato ipotizzare una futura convergenza di Italia viva: la convergenza non c`è sul contenuti. Dalla giustizia all`economia al lavoro, fino al sostegno all'Ucraina. E una distanza che non vedo come si possa colmare. Mentre mi sembra che Pd e M5S facciano a gara per essere sempre più simili. E stanno vincendo entrambi».

Dica la verità: non avete sostenuto Gravina perché è un uomo dei cinquestelle.

«Il Pd aveva contattato i nastri dirigenti proponendoci di appoggiare un buon candidato, un giornalista. Domenico lannacone, disponibile a correre. Ma è stato accantonato dopo le decisioni di Schlein e Conte. Discussioni che non ci riguardano».

Alle Europee che farà Iv? Correrà con Azione?

«Lo sbarramento è pur sempre 4%... penso che sarebbe un errore ritoccarlo. Non possonoesistere due o tre terzi poli: serve una proposta politica unitaria dei liberali e riformisti. Ho sempre sostenuto che non possa trattarsi soltanto di una lista, ma dev'essere qualcosa dirigi solido e interessante per gli elettori».

Non ha rinunciato all`idea di un partito unico con Calenda?

«Per essere alternativi a destra e sinistra bisogna fare massa critica, che superi le due cifre. Altrimenti si tornerà al bipolarismo: ognuno metterà in campo l`opzione politica che preferisce e ci si dividerà su questa base. Speriamo di no».

Santanché si deve dimettere?

«Eviterei di farei processi sulle trasmissioni televisive. Venga in Aula, spieghi le sue ragioni e i gruppi si esprimeranno. Fio visto ministri dimettersi per molto meno. Ma li ho visti anche uscire completamente indenni dalle inchieste».

Mes: per Calenda i voti dell`opposizione non mancheranno, in caso di sì alla ratifica.

«Stiamo discutendo di una proposta di legge di nostra Iniziativa: è scontato il nostro voto a favore. L`approvazione del Mes senza scossoni e senza polemiche va nell`interesse del Paese. Come lo è avere un governo che possa trattare gli interessi italiani a testa alta»