Intervista di Giovanna Casadio, "la Repubblica", 17 febbraio 2020.
«Ma davvero pensano di riuscire a sostituirci? Un partito, il Pd, il quale ritiene che per governare il paese ci si possa affidare ai trasformisti, ha davvero perso ogni identità. Però della non-identità del Pd me ne sono fatto una ragione». Ettore Rosato, vice presidente della Camera, renziano della prima ora, trattiene l'irritazione. «Tutto il gruppo di Italia Viva, dai componenti del governo ai parlamentari, è compatto come un sol uomo, altro che sottrarci senatori! Se volevano farlo, hanno fallito».
Rosato, non è più tempo di fare il pontiere? Lei non ci riesce più?
«Il ruolo della politica è ricucire ma occorre avere obiettivi comuni: con il Pd questi obiettivi mi sembra si siano persi per strada».
Voi renziani siete diventati irrilevanti? Sostituibili, addirittura.
«Considerato che tutti ci cercano direi che proprio irrilevanti non siamo. Al buon cuore di Bettini, comunque! Se vogliono sostituirci, lo facciano con serenità. Si accomodino. D'altra parte mi sembra che da Palazzo Chigi ci stanno provando da parecchi giorni. Ma per Italia Viva conta quello che c'è da fare con il governo, non le polemichette, in cui inserisco anche quella di Bettini. Mi pare più che altro una provocazione».
Quanto siete preoccupati dell'arrivo, possibile se non ancora certo, di una pattuglia di responsabili che renderebbero voi marginali?
«Nessuna preoccupazione. Però il premier Conte dica con chiarezza, e senza usare i messaggi social di Casalino, quali sono i suoi intenti».
Quindi temete che sia Conte a volersi sbarazzare di voi?
«Non temiamo nulla, a parte la mancanza di misure adeguate da assumere per contrastare la crisi economica che l'Italia sta vivendo».
La tensione delle ultime settimane sulla prescrizione si è alzata però al punto da mettere a rischio il governo Conte. Volete farlo cadere?
«Ma perché deve cadere sulla prescrizione? Non vogliamo fare cadere il governo: vogliamo cancellare la legge Bonafede-Salvini. È scandaloso difendere la prescrizione? Perché mi pare che siamo arrivati a questo. Ma è legittima la nostra posizione contro la norma Bonafede, come quella dei 5Stelle che la vogliono difendere. Noi stiamo lavorando per difendere lo Stato di diritto di questo paese».
Fino al punto di presentare una mozione di sfiducia al Guardasigilli?
«Faremo tutto quello che serve per essere coerenti con le nostre posizioni sulla giustizia».
Anche a costo di spezzare la corda?
«Anche a costo di essere coerenti, che ormai sembra diventato un difetto, per noi non lo è. E poi abbiamo proposto più di una soluzione di mediazione. Se non saremo ascoltati però, continueremo ad essere coerenti. Se ci vogliono cacciare, ci caccino. Tanto lo farebbero a prescindere: tutto questo non nasce per la prescrizione».
E perché allora?
«Chiedetelo al premier Conte e al Pd, che vivono l'ossessione di Renzi».
Alcuni senatori renziani sono pronti a lasciare il gruppo se farete saltare il governo?
«Anche questa è una provocazione. Messa in campo nonostante le smentite quotidiane degli interessati. È imbarazzante. Siamo una squadra, una comunità, siamo compatti e coesi, oltre che amici».
Tuttavia è realistico il progetto dem di allargare la maggioranza mostrando che Renzi è solo una "tigre di carta"?
«Un partito, il Pd, che ha imboccato una deriva grillina e pensa di potere governare il paese con i trasformisti ha perso ogni identità».