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Rosato: "Prima l'intesa sui temi poi i nomi. Serviva una scossa per ripartire"

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Intervista di Adolfo Pappalardo, "Il Mattino", 31 gennaio 2021. 

«Stiamo finalmente discutendo dei contenuti e di questo siamo soddisfatti», spiega Ettore Rosato, coordinatore nazionale di Iv dopo il giro di consultazioni con il presidente Fico che si concluderà oggi.

Sembra che Iv ora non precluda più la strada ad un Conte ter: si va quindi in questa direzione?.

«Non abbiamo aperto crisi contro le persone ma contro l`immobilismo e l`inadeguatezza dell`azione di governo. Serviva una scossa per far ripartire cose che non funzionavano e rispondere alle 3 grandi emergenze, economica, sanitaria ed educativa, che stanno attraversando il Paese. E se troviamo sintonia sui contenuti, la troveremo anche sui nomi».

Italia viva, dicono i retroscena, vorrebbe fuori dall`esecutivo almeno 3 ministri perché non adeguati. Chi sono?

«Non troverete mai nostre dichiarazioni che personalizzano i problemi che abbiamo in campo. Abbiamo proposto una discussione sui contenuti e oggi si sta cominciando ad andare in questa direzione. Se poi accanto ai contenuti ci sono anche delle questioni legate alla capacità delle persone ne troveremo di più capaci: ma questo è un secondo giro di analisi che riguarda la premiership. Poi è chiaro che ci sono criticità particolari: noi di Italia Viva siamo dei garantisti e ci sarebbe bisogno di chi si ispiri alla Costituzione su questo punto».

Anche il commissario Arcuri sarebbe nel mirino.

«La nostra è una semplice riflessione: c`è una stessa persona che deve occuparsi contemporanemanete di Ilva, Invitalia, gestione della pandemia e rilancio del Mezzogiorno. Tutti temi che, in una fase di questo tipo, richiedono energie enormi. Ma una squadra di governo che trova un metodo di lavoro e una capacità di dialogo, questi problemi li affronta e li risolve. Il precedente governo, invece, non li affrontava nemmeno nella sua collegialità».

Sulla maxi cabina di regia per il Recovery e sulla delega dei Servizi però l`avete avuta vinta. Conte ha ceduto anche se all`ultimo minuto.

«Ci sono stati troppi bracci di ferro su cose costruite all`ultimo minuto e su cui non c`era alcun coinvolgimento delle forze di maggioranza. E questo non può essere un metodo di governo: vale per noi e per le altre forze politiche».

Vito Crimi il reggente politico dell`M5s, dopo le consultazioni al Quirinale, chiede alla maggioranza un contratto da sottoscrivere. È d`accordo?

«Più che un contratto serve un accordo chiaro. E c`è bisogno che questo governo si prenda a cuore davvero dei problemi che in una fase emergenziale come questa sono ancora più laceranti e pressanti».

Intanto i grillini si spaccano su questa ipotesi di nuovo esecutivo. Veda Di Battista che tuona dall`esterno...

«Naturalmente sono problemi in casa d`altri. Io penso che la politica sia assunzione di responsabilità e guardo sempre con sospetto chi la fa senza assumersene nessuna. Detto questo Di Battista non è neanche un parlamentare ma io mi auguro che nell`M5S trovino una sintesi, io non gioco di certo a dividere».

Mentre il suo collega di Iv Anzaldi, tesse lodi pubbliche per il presidente Fico. Non è che, sotto sotto, lavorate per lui come premier?

«Sta facendo un lavoro delicato e sono convinto che lo farà bene, facciamoglielo fare con calma. Da parte nostra troverà tutto il supporto necessario. Ma in questo momento di noi ognuno deve avere la responsabilità di provare a fare il meglio di quello che serve al Paese in un momento straordinario per l`Italia».

Zingaretti se la prende contro gli interessi personali e di partito. Ce l`aveva con voi?

«I nostri interessi potevano essere quelli di prendere qualche poltrona in più ma il nostro intento era solo dare una scossa ad un governo che stava vivacchiando. Non si riferiva a noi di Iv, ne sono certo».