Estratto dell'intervista di Alessandro Di Matteo, "la Stampa", 17 dicembre 2020.
La crisi di governo è davvero possibile, perché «le ministre di Italia Viva hanno già detto entrambe che le loro dimissioni sono un'ipotesi concreta», se dal premier non arriveranno risposte. Ettore Rosato usa parole molto dure, alla vigilia dell'incontro con Giuseppe Conte.
Il presidente Iv oggi sarà a palazzo Chigi con Matteo Renzi per incontrare il premier e in questa intervista spiega che la situazione è al limite: «Conte ha abusato dell'emergenza e della fiducia che gli abbiamo dato. È il momento di tornare a un maggior senso di responsabilità».
Cosa andate a dire a Conte?
«Gli diremo quello che gli abbiamo già detto. È lui che deve darci risposte. Noi abbiamo già parlato in Aula, in maniera molto trasparente. Siamo contrari a un governo opaco, che ancor oggi non ha reso disponibili ai ministri i progetti da finanziare con il Recovery fund. Siamo contrari al commissaria mento della politica e della pubblica amministrazione. Chiediamo scelte condivise sul Recovery fund, che è un'occasione unica per il paese».
Ma il premier ha assicurato che il Recovery plan sarà scritto con tutto il governo e sentendo il Parlamento. Non basta?
«Non ci abbiamo ancora parlato. Però parlano le norme, quelle che ha mandato alle 2 di mattina chiedendo ai ministri di approvarle come una cambiale in bianco. Chiediamo grande chiarezza e trasparenza. Vogliamo capire se si chiude con la demagogia del non utilizzo del Mes e se questo governo è finalmente in grado di gestire dossier aperti da troppo tempo come quello di Autostrade».
Sono mesi che chiedete che si usi il Mes sanitario. Ma Conte rimanda. Vi siete rassegnati a rinunciare a quei soldi?
«Per noi in una situazione di crisi pandemica come quella che stiamo affrontando è una follia non investire in sanità. E siamo preoccupati per la distribuzione del vaccino anti-Covid: speriamo che - al di là dei proclami - non finisca come il fallimento della vaccinazione anzi-influenzale. Le risorse per la sanità sono indispensabili, e il Mes le garantisce».
Chi lo desidera può leggere l'intervista completa a questo indirizzo.