Intervista a “L’agenda” su SkyTg24, 21 marzo 2021
“Non si può pensare di stare allo stesso tavolo per un progetto sul futuro con visioni diverse su economia, giustizia e lettura della società, cercando di trovare mediazioni che non esistono. Una cosa è stare al governo di emergenza insieme, una cosa è progettare la prossima campagna elettorale". Lo ha detto il presidente di Italia Viva, Ettore Rosato, intervistato da Lavinia Spingardi a "L'Agenda" su SkyTg24, in merito alla posizione del Pd.
“Noi abbiamo detto al segretario del Pd 'mai con i 5 Stelle', e gli abbiamo spiegato i motivi ostativi di un'alleanza, ma oggi per noi, ovviamente, la priorità è affrontare l'emergenza sanitaria, economica e culturale in cui si trova il nostro Paese e su questo ci concentriamo. In tal senso abbiamo provato a smussare gli angoli per mettere in piedi questo governo - ha detto ancora Rosato - che è il migliore che potessimo pensare per affrontare l'emergenza. Il governo Conte era assolutamente inadeguato, complice anche il Pd per cui Conte era diventato un modello”.
“Sono cambiate tante cose, pensiamo al decreto sostegni. È cambiato il modo di assegnare le risorse alle imprese e alle famiglie. Non ci si affida più ai vecchi codici Ateco, ma oggi l’assegnazione dei ristori viene fatta in base al differenziale tra il fatturato del 2019 e il 2020. Oggi, grazie all’ ottimo lavoro della nostra Ministra Bonetti, sono previsti sostegni anche a famiglie di professionisti e titolari di partite iva, con figli, che prima non ne avevano diritto. Si è fatto un lavoro importante anche su altre questioni, pensiamo alle risorse sui vaccini e alla nuova pianificazione delle campagna vaccinale che è stata una vera e propria rivoluzione“.
Ritornando al tema di possibili future alleanze il Presidente di Italia Viva aggiunge: “Per tanto tempo abbiamo chiesto al Pd di prendere delle posizioni chiare, abbiamo rimarcato la necessità che battesse un colpo riformista. Con Enrico Letta ci sono presupposti perché avvenga? Lo vedremo già alle amministrative dove noi una posizione l’abbiamo già presa scegliendo di sostenere la candidatura di Carlo Calenda a sindaco di Roma”.
E a proposito dell’addio a Italia Viva del senatore Comincini: "A me brucia sempre quando un collega decide di lasciare, ma la decisione del senatore Comincini, a cui mi lega un rapporto di amicizia, era nell'aria da alcune settimane. Colpisce che si sia parlato più di questo che delle dimissioni di Zingaretti".