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Rosato: «Maggioranza compatta per il Colle? Complicato...»

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Intervista di Ettore Rosato , "Il Dubbio", 24 dicembre 2021.

Ettore Rosato, colonnello renziano alla Camera e presidente di Italia Viva, spiega come «non sia automatico che una maggioranza così ampia che sostiene un governo in una situazione di emergenza riesca a esprimere anche il presidente della Repubblica» ed è scettico sul fatto che «questa legislatura possa reggere un esecutivo sostenuto dalla quarta maggioranza diversa».

Onorevole Rosato, qual è statala reazione di Italia Viva alle parole di Draghi sul suo futuro?
Credo che tutti dovremmo lavorare per spostare il dibattito sul Presidente della Repubblica a dopo il dieci gennaio, perché questi giorni sono ancora molto intensi circa le scelte sul contrasto alla pandemia, oltre che all`approvazione della legge di bilancio. Sul merito, è tuttavia evidente come non sia automatico che una maggioranza così ampia che sostiene un governo in una situazione di emergenza riesca a esprimere anche il presidente della Repubblica. Certamente ci proveremo e speriamo nel consenso più ampio possibile ma non è una regola, è un auspicio su cui lavoriamo con grande impegno.

Eppure le parole di Renzi sono sembrate come di "abbandono" rispetto a un governo da lui fortemente voluto: ha criticato Speranza e D`Incà, ma non Figliuolo. Commenti?
Non credo sia così: Draghi riesce a essere sempre un ottimo collante tra i diversi partiti della sua maggioranza perché ha un`ottima capacità di affrontare e dirimere le questioni. Dopodiché nella dinamica politica è difficile condividere tutte le scelte o le non scelte del ministro Speranza o non prendere atto per esempio dell`ingorgo sulla legge di bilancio che con una regia più attenta si poteva evitare.

Le stesse critiche che muove anche il centrodestra di governo e Fratelli d`Italia, che sta all`opposizione. Tutte mosse in vista dello sprint per il Colle?
Noi dialogheremo con tutti, come in questa fase di governo stiamo dialogando con tutti sui provvedimenti che ogni giorno bisogna assumere. Figuriamoci se non lo faremo sulla scelta del presidente della Repubblica, che per sua natura obbliga a un confronto tra le forze politiche.

Confronto al quale arrivate con due deputate in più, dopo gli arrivi di Flora Frate e Maria Teresa Baldini.
I nuovi arrivi confermano il lavoro che stiamo facendo: un lavoro serio che ha portato il governo Draghi a sostituire un governo inadeguato. È un`attestazione di fiducia che arriva a chi ha messo davanti gli interessi generali rispetto a quelli particolari.

Renzi alla Leopolda disse di prepararsi al voto nel 2022 e le reazioni dei partiti alle parole di Draghi rilanciano l`ipotesi. Siete pronti alle urne?
Le parole diRenzi alla Leopolda sono sicuramente attuali, ma non c`è l`ipotesi urne nel nostro lavoro in questo periodo. Capisco le osservazioni ma è un momento troppo complicato, bisogna cercare di ragionare sull`emergenza e se arriveranno le elezioni nei discuteremo a gennaio.

È possibile che il nome giusto sia quello che ancora non si è fatto, come accadde con Mattarella sette anni fa?
Mattarella è stato uno straordinario presidente della Repubblica, in un periodo difficilissimo per il paese. È entrato in sintonia con gli italiani e ha affrontato problematiche molto complesse, sono stati sette anni davvero complicati da gestire. Ma Mattarella è stato il frutto di una scelta, che si è rivelata utile per l`Italia. Sono certo che con lo stesso metodo si otterrà un analogo risultato. Ora come allora ci sono ottimi potenziali candidati.

Ad esempio Draghi.
Draghi sta facendo il Presidente del Consiglio e lo sta facendo come nessun altro lo potrebbe fare. Se il Parlamento deciderà di scegliere lui sarà il metodo con cui fu eletto Mattarella, una scelta consapevole anche degli effetti che questo potrebbe provocare.

Come una crisi di governo, che a quel punto potrebbe essere inevitabile?
Il governo è in carica e non vedo crisi all`orizzonte, quindi non mi pongo il problema di una quarta maggioranza di governo, che secondo me questa legislatura non potrebbe nemmeno reggere. Peraltro nel suo ultimo anno prima della scadenza naturale. Mi sembra fantapolitica.

Che anno sarà il 2022?
Il 2022 è un anno decisivo per l`Italia, perché è vero che oggi la crescita della nostra economia è la più alta in Europa, ma è anche vero che usciamo da una crisi più profonda e i risultati concreti della crescita economica non sono ancora arrivati nelle tasche di tutti gli italiani. Il 2022 è l`anno della stabilizzazione, con misure importanti, e soprattutto è l`anno in cui bisogna trasformare le decisioni assunte o ancora da assumere sul Pnrr in cantieri, nuovi servizi, insomma in cose che cambino il volto del nostro paese. Non penso che possa essere un anno di crisi politica o di elezioni.

Ma in fondo lei Draghi lo vede meglio a palazzo Chigi o al Quirinale? 
Fra le qualità di Draghi, che sono tante, c`è anche la chiarezza del suo linguaggio. È persona coerente e apprezzabile anche per questo. Ho visto interpretazioni delle sue risposte, che erano tutte eleganti e rispettose, con qualche forzatura di troppo. Non ho sentito nessuna autocandidatura, per un incarico che peraltro Draghi potrebbe rivestire molto bene, perché è troppo competente per sapere che i tempi della politica e le procedure per l`elezione del presidente della Repubblica hanno complessità che lui ben conosce.