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Rosato in Basilicata tra industria, futuro, giovani e territori

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La notizia su Sassilive, 13 giugno 2021.

 

Tour lucano ieri per il presidente nazionale di Italia Viva Ettore Rosato. Accompagnato dai coordinatori Nicola Scocuzza e Rossana Musacchio Adorisio e dai consiglieri regionali Luca Braia e Mario Polese, il vicepresidente della Camera dei deputati ha cominciato la serie di appuntamenti in Basilicata con la visita allo stabilimento PlasticForm di San Nicola di Melfi.

Durante la visita il leader nazionale ha incontrato una delegazione di imprenditori e di associazioni del settore per fare il punto sulla situazione industriale di Stellantis e sul suo futuro legato alla Basilicata. “Abbiamo bisogno di produrre e di produrre qui in Italia - ha detto Rosato - Il settore dei veicoli e dell’auto è di fondamentale importanza per l’Italia tutta. Le prossime settimane sono decisive per programmare. Le Fiat 500X o le Jeep Renegade che incrociamo per strada, ha detto Rosato, probabilmente sono state assemblate a Melfi, allo stabilimento Stellantis. Dopo la fusione di FCA con Peugeot sono state spese molte parole per ribadire la centralità di questo sito produttivo. Affermazioni che però cozzano con la realtà di questi mesi: rallentamento della produzione, proroga della cassa integrazione”. 

E ancora ha aggiunto: “C’è grande preoccupazione che questi siano i primi segnali di un disimpegno che porterà ad una riduzione del personale impiegato nello stabilimento. Stellantis di Melfi è l’industria più importante di questa regione, e una delle principali realtà del Mezzogiorno, dalla sua sopravvivenza dipendono un indotto di decine di migliaia di lavoratori e intere comunità cittadine. Grazie ai consiglieri Polese e Braia, assieme alla nostra deputata Sara Moretto, abbiamo portato questa vicenda all’attenzione del Governo. E continueremo a monitorare e vigilare sugli sviluppi che ci saranno. Oggi ho voluto incontrare in questa azienda dell’indotto una rappresentanza degli imprenditori e lavoratori che oggi rischiano di vedere compromessi i loro sforzi e sacrifici per assicurare l’impegno di Italia Viva al loro fianco”.

A seguire con i dirigenti lucani di Italia Viva, Rosato si è trasferito nel centro di Melfi, dove Rosato per incontrare tesserati e simpatizzanti nel cortile de ‘Lo Sfizio’. Nel pomeriggio Rosato ha visitato l’azienda Sydex e il sito dove potenzialmente potrebbe realizzarsi la Piattaforma logistica Agroalimentare e a seguire ha incontrato alcuni imprenditori nella zona industriale della Val Basento a Ferrandina.  Il tour lucano di Rosato si è concluso a Matera: negli spazio esterni della struttura “Alvino 1884′, Ettore Rosato ha presieduto la prima assemblea regionale di Italia Viva della Basilicata.

La seconda tappa del Tour di Italia Viva è stata a ‘Lo Sfizio’ di Melfi. Presenti numerosi dirigenti locali del partito Qui sono intervenuti Alessandro Panico coordinatore IV Melfi, il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata Mario Polese, Il consigliere comunale Vincenzo Destino, la dirigente Wienda Murano, il giovane Alberto Lela, nativo di Melfi ma dirigente di Iv a Roma, il capogruppo di Iv in Regione Basilicata Luca Braia e infine lo stesso Ettore Rosato che ha spiegato di “essere in Basilicata per capire come continuare a dare una mano a quest’area strategica per l’Italia che ha avuto un percorso di crescita in tanti anni, per trovare una sinergia forte che lo Stato e la Regione insieme, alle imprese hanno maturato in questi luoghi, negli anni ’80 e sino ad oggi. A Melfi Rosato ha avuto modo di confrontarsi anche con l’avvocato Di Ciommo per la questione del Tribunale di Melfi.

Nel pomeriggio poi, il tour è proseguito alla stazione di Ferrandina, luogo simbolo della battaglia per la ferrovia che collegata a Matera possa poi avere il prosieguo fino alle dorsali nazionali. Rosato ha quindi incontrato il presidente Pavese dell’Associazione Matera Ferrovia nazionale e gli amministratori di Ferrandina guidati dall’assessore comunale Carmine Lisanti. Nei pressi della stazione i dirigenti hanno mostrato a Ettore Rosato il progetto della ferrovia e il cronoprogramma di RFI: “Si devono utilizzare immediatamente i 365 milioni di euro ora disponibili per il completamento del collegamento ferroviario Ferrandina-Matera”. A Rosato sono state illustrate le varie tematiche e spiegato che “l’altro giorno è intervenuto anche il Consiglio provinciale di Matera, sul tema, approvando all’unanimità un ordine del giorno, rispondendo alle sollecitazioni di Braia dopo i tavoli romani con sottosegretario Teresa Bellanova e con il presidente della provincia Piero Marrese. Il presidente nazionale di Italia Viva Rosato ha poi effettuato una visita all’azienda Sydex e al sito dove potenzialmente potrebbe realizzarsi la Piattaforma logistica Agroalimentare incontrando alcuni imprenditori nella zona industriale della Val Basento.

Per concludere la giornata è stata la volta di Matera dove si è svolta la prima assemblea regionale di Italia Viva della Basilicata. L’incontro al quale sono intervenuti i segretari regionali, Rossana Adorisio Musacchio e Nicola Scocuzza, i coordinatori provinciali Alessia Calabrese, Valentina Celsi, Fausto De Maria e Mauro Marino, i segretari giovanili, Ilenia Magaldi e Antonio Esposito e i consiglieri regionali Braia e Polese. Le conclusioni sono state riservate a Rosato. In conclusione sono stati presentati i Dipartimenti tematici del partito.

Ettore Rosato ha espresso il suo punto di vista sulla campagna elettorale ormai avviata per le amministrative in programma in autunno anche a Roma e Milano. “Le amministrative sono una partita importante che riguarda le città. La politica nazionale si concentri sulla cosa importante che deve fare: far ripartire l’economia e dare risposte agli italiani. Gli italiani si aspettano, dopo questa crisi, una politica capace di rilanciare il Paese. Poi le elezioni amministrative determineranno sicuramente amministratori che devono essere in grado di saper spendere, e spendere bene, le risorse del Recovery Fund, che sono tante e servono a rilanciare le nostre comunità locali. Mi auguro che vi sia una campagna elettorale con toni adeguati alla crisi che stiamo attraversando”.

Tour in Basilicata, quali sono i problemi che ha riscontrato? 
“Parliamo non solo di problemi ma anche di opportunità. Il tour è cominciato da Melfi. Il nostro Paese ha un settore dell’auto penalizzato negli anni. Nel 2020 abbiamo prodotto poco più di 750 mila automobili, un quarto di quanto ne produce la Germania. Questa regione è una piattaforma anche sull’auto e si deve recuperare anche sotto questo aspetto. Ma questa è una regione bellissima dal punto di vista delle bellezze naturali. Bisogna però investire nelle infrastrutture e utilizzare le risorse che ci sono e far si che l’esperienza di Matera capitale europea della cultura valga per la Basilicata, regione che può essere una calamita per un turismo di qualità, che qui ben si presta”.

Quali sono le istanze della provincia di Matera che possono essere colte con il PNRR? 
“La prima tra tutte è quella di finire la ferrovia Ferrandina-Matera, perché bisogna poi arrivare in Puglia. Gli investimenti europei obbligheranno a fare e a fare rapidamente e poi c’è bisogno di logistica, perché un territorio diventa più accogliente quando le imprese si vogliono insediare. Intorno alla logistica c’è possibilità dello sviluppo economico. Penso al comparto agro-alimentare. Una buona logistica consente di essere più competitivi, di guadagnare di più sui prodotti che si producono e questa regione sull’agro-alimentare ha molto da insegnare in giro per l’Italia”.

Questo governo nazionale consentirà tutto questo? 
“Sicuramente meglio di prima. Noi siamo stati accusati di essere quelli che hanno mandato a casa il Governo Conte. Io oggettivamente mi assumo questa responsabilità quota parte insieme ai miei colleghi di partito, pensando che oggi abbiamo Draghi che ci rappresenta nei vertici internazionali, che non parliamo più di primule ma di vaccini, penso che abbiamo fatto quello che serviva all’Italia e questo Governo ha anche un altro vantaggio: mette insieme partiti che facevano la guerra poche settimane prima. Il fatto di lavorare insieme, cosa che abbiamo sempre sostenuto, aiuta a lavorare meglio con le regioni che hanno schieramenti diversi e aiuta a pensare e progettare in questo momento di crisi con una pace tra le forze politiche, per quello che è possibile e un futuro che deve essere condiviso da tutti”.

Il Mes serve ancora? 
“Il Mes serve ancora ma è chiaro che l’arrivo di Draghi ha provocato la caduta dei tassi di interesse: costando meno il denaro il Mes è meno utile di prima. Quello che serve sicuramente è un grande investimento sulla Sanità nazionale”.