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Rosato: "Il Mes serve all'Italia"

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Intervista di Antonella Coppari, "QN/Resto del Carlino/Giorno/la Nazione", 10 giugno 2020.

Chi più chi meno non c`è forza della maggioranza che non nutra dubbi nei confronti degli `Stati generali dell`economia` voluti da Conte. Non fa eccezione Italia Viva, che pure tiene i toni sensibilmente più bassi del Pd.

Insomma, vicepresidente Rosato, l'evento simbolo della fase 3 non convince neppure voi.
«Non ci sembra il modo più rapido per agire - risponde il braccio destro di Renzi -, però siamo leali e parteciperemo sperando che gli Stati generali non siano solo una passerella ma servano a mettere in campo risposte efficaci, di stampo riformista, per rilanciare l`economia. Finora, cabbiamo messo solo cerotti».

E le sembra efficace il piano di Colao?
«Ci sono alcune idee nuove e alcuni suggerimenti sono utili. Per esempio, Colao è l`unico che ha ripreso l'emersione del denaro contante e del lavoro nero come elementi necessari per far ripartire il Paese».

Che cosa non la convince, invece, di quel progetto?
«Le penalizzazioni sull'uso del contante».

Nonostante certe vostre perplessità, stavolta a mostrare i muscoli è il Pd. Come si spiega questa inversione di ruoli?
«Mi pare che il Pd abbia messo nel tritacarne non solo il piano Colao, ma pure il governo Conte per motivi strumentali, ai fini cioè del dibattito interno, non per una reale valutazione di ciò che serve all'Italia. Anche perché vanta la metà dei ministri dell'esecutivo: spero che ora dalle chiacchiere passino ai fatti».

C'è però un punto su cui voi e il Pd la pensate allo stesso modo: il Mes. Se dovesse restare l'opposizione di M5s, bisognerebbe accettare i voti di FI sul fondo salva Stati?
«Assolutamente sì, ma non al posto di quelli grillini. Non è pensabile fare un governo a maggioranze variabili sui singoli provvedimenti. Ma vedrei molto bene i voti di FI accanto ai voti di M5s».

E se fossero sostitutivi, ci sarebbe la crisi di governo?
«Non arriveremo a quel punto, sono convinto che M5s si convincerà».

In caso contrario, per non far cadere Conte, voi sareste disposti a rinunciare al Mes?
«Il Mes serve all'Italia, non al nostro partito. Ripeto: i Cinquestelle si convinceranno».

Mes a parte, continuano ad esserci problemi con i grillini come sostiene Zingaretti?
«Noi abbiamo combattuto battaglie in economia contro il Pd che aveva posizioni simili a M5s. Ora può sembrare paradossale, ma sulle infrastrutture Cancellieri ha pronunciato parole più ragionevoli dei democratici. E ci sono sono cose messe in campo da Di Maio come ministro degli esteri da apprezzare».

Si dice infatti che Renzi sarebbe pronto ad appoggiare un esecutivo guidato da Di Maio.
«È fantapolitica. Non stiamo ragionando su nessun altro governo. In una situazione tanto drammatica il problema è cambiare la curva del Pil, non l'esecutivo».

Da che cosa dipende la sopravvivenza del governo Conte?
«Dalla capacità di assumere in questo mese provvedimenti per rendere l'autunno meno tragico per gli italiani».