Liguria regionali

Ettore Rosato e Raffaella Paita: "Toti ha fallito ma l'alternativa non è Sansa"

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Le dichiarazioni di Ettore Rosato, presidente di Italia Viva e vicepresidente della Camera, e Raffaella Paita, deputata IV sulle imminenti regionali liguri - La Nazione Ed. La Spezia.

Nessun ripensamento, come era prevedibile. Italia Viva e le formazioni civiche e riformiste confermano l`appoggio ad Aristide Massardo nella corsa alla presidenza della Regione. «Perché è un candidato autorevole che rappresenterà una forza che noi sosteniamo volentieri. Il Pd ha fatto un esperimento nazionale in vitro con l`alleanza coi 5 Stelle qui piuttosto che scegliere una strada alternativa al governo di Toti». Un no categorico a Ferruccio Sansa quello venuto dal vice presidente della Camera e coordinatore nazionale di Italia Viva Ettore Rosato ieri a Genova per l`inizio della campagna elettorale per il partito di Matteo Renzi. «Sansa e Toti - ha sottolineato Rosato- sono due candidati con i quali non abbiamo nulla da condividere sotto il profilo delle ricette economiche che mettono in campo. Ci sono due immobilismi teorizzati in maniera diversa. Noi siamo per sbloccare le infrastrutture per esempio, riteniamo che questo sia indispensabile. Poi con Sansa ci sono altre divergenze che sono più radicate e più profonde a cominciare da una lettura della società sui temi della giustizia. Non abbiamo l'ambizione di diventare un polo. Noi vogliamo essere un pezzo di un`alleanza ampia che si riconosca attorno alla necessità di un progetto riformista e liberista. Per fare un esperimento in vitro si è ottenuto un risultato dannoso, è un esperimento che farà un danno alla Liguria. Vuol dire che al Pd va bene che Toti vinca».

Ad introdurre Rosato era stata la parlamentare Raffaella Paita. Molte le bordate all`indirizzo del governatore in carica: «Toti ha fallito, in cinque anni ha pensato a tutt`altro. Non c`è un progetto nuovo per il futuro, non c`è stata la ricerca di finanziamenti. È responsabile - l`affondo della deputata - anche di due grandi mancanze della nostra regione: la prima quella sanitaria, con scelte sbagliate e non scelte che hanno portato a strutture fatiscenti e mancanza di presidio nel territorio. La seconda i trasporti. Questo perché l`attenzione della Regione era rivolta a cose effimere e iniziative nazionali che peraltro non sono andate benissimo». Paita ha chiarito anche alcuni aspetti legati ai simboli («dobbiamo ancora discuterne ma ci sarà il simbolo di Italia viva»)