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Rosato, Autostrade: "La revoca sarebbe un boomerang, il conto verrebbe pagato dagli italiani"

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Estratto dell'intervista di Giuseppe Alberto Falci, "Corriere della Sera", 14 luglio 2020. 

«Il contenzioso rischia di essere uno straordinario regalo ai Benetton. Se vincono saranno gli italiani a pagare e non Alessandro Di Battista». Non hanno dubbi dalle parti di Matteo Renzi, e non ha dubbi Ettore Rosato, parlamentare, uomo macchina e presidente di Italia Viva, quando gli si pone la domanda sul nodo dei nodi che da due anni attanaglia l'esecutivo, prima gialloverde e ora giallorosso: la revoca delle concessioni ad Autostrade.

Dunque, onorevole Rosato, domani quando Italia Viva si siederà in Consiglio dei Ministri, guarderà negli occhi il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e si opporrà?
«Da quello che si comprende scorrendo le agenzie, domani ci sarà un'informativa del presidente Conte».

Sarà un nulla di fatto?
«Sono passati due anni e il punto mi sembra ancora un messaggio che serve per conquistare consenso, non per risolvere il problema. Non avremmo avuto tutte le strade ligure bloccate se questi due anni non si fossero persi in cerca di like».

Sia come sia, quale sarà il vostro atteggiamento?
«Ribadiremo le nostre posizioni».

No alla revoca senza se e senza ma?
«Vale la pena imbarcarsi in un contenzioso con il rischio elevato di perdere per lo Stato? Direi di no. Vale la pena perdere credibilità con gli investitori internazionali? Direi di no. Dunque, il tema Atlantia non è i Benetton a cui noi non vogliamo fare sconti».

Chi lo desidera, può leggere l'intervista completa a questo indirizzo.