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Rosato: "A Roma sosteniamo Calenda senza perdere altro tempo"

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Intervista di Giacomo Puletti, "Il Dubbio", 15 aprile 2021. 

Per Ettore Rosato, presidente di Italia viva e vicepresidente della Camera, «se il Pd mette in discussione il governo delle città pensando solo alle elezioni del 2023 fa un errore clamoroso» e «il coprifuoco è una mistura di incerta utilità che va superata quanto prima».

Onorevole Rosato, il Pd invoca le primarie e Calenda, che voi sostenete, si sfila. C'è ancora spazio per un accordo nel centrosinistra a Roma?
Dipende tutto dal Pd. Noi abbiamo deciso di sostenere il miglior candidato possibile per la città, che è Carlo Calenda. Un candidato autorevole che soprattutto può essere un buon sindaco. Francamente non riesco a capire come il Pd scelga di non appoggiarlo, pur non avendo e sua volta un candidato. Dopotutto a Calenda hanno ceduto metà del simbolo alle elezioni europee e ora non lo candidano alla guida della Capitale?

Sembra che tutti stiano aspettando un segnale da Zingaretti, così da non ricorrere nemmeno alle primarie. Una sua discesa in campo può far cambiare idea a voi e a Calenda?
Zingaretti ha detto in più occasioni che non è candidato e mi sembra una discussone inutile, solo volta a perdere tempo. Sosteniamo Calenda, e non facciamoci ulteriori domande.

Di cosa ha bisogno Roma?
Di non buttare più via le occasioni. La Raggi ha sprecato quella delle Olimpiadi, solo per citarne una. Poi ha bisogno di qualcuno che si occupi della sua cura, della sua manutenzione. Infine, occorre un progetto per il futuro della sua funzione di grande capitale italiana ed europea.

A Bologna spingete per la candidatura di Isabella Conti. Non pensa che un candidato sindaco non del Pd sia un po' un terremoto in quella città?
I terremoti nella politica di una città come Bologna farebbero solo bene. È una città straordinaria e Isabella ha tutte le carte in regola, da buon amministratore qual è per far ripartire progettualità e garantire un buon governo.

Eppure in molti vi accusano di calare dei nomi dall'alto solo per mettere i bastoni tra le ruote all'alleanza tra Pd e MSS. Come vi difendete?
È un'analisi completamente sbagliata. Il condizionamento del Movimento 5 Stelle a Milano o in città come Torino e Roma dove i grillini hanno malgovernato può solo far male al centrosinistra. Se il Pd mette in discussione il governo delle città pensando solo alle elezioni del 2023 fa un errore clamoroso e le nostre candidature sono in campo perché rappresentano persone autorevoli e che portano consenso. Le primarie che ha voluto il Pd lo testimonieranno.

A Torino la sindaca uscente Appendino, che non si ricandida, spinge per l'alleanza al primo turno tra dem e pentastellati. Non è che finisce che vi schierate con il centrodestra?
Appendino ha governato male, perdendo occasioni importantissime per quella città e facendo la testimonial per i No Tav, con una gestione non adeguata dell'amministrazione. Paradossalmente però rappresenta il pezzo migliore del M5S di Torino, quindi figuriamoci come si può pensare di fare un'alleanza con il resto del Movimento. Il nostro giudizio sta nelle loro posizioni politiche, non certo nel valore delle persone coinvolte. Che il sindaco possa essere una personalità non espressione della politica ci convince molto, che per arrivare a questa soluzione bisogna fare un'alleanza con i Cinque Stalle molto meno.

Ma rinunciando all'alleanza con il Movimento potreste finire per appoggiare quella con la Lega e Damilano, candidato unico del centrodestra.
Non abbiamo deciso di sostenere Damilano. Abbiamo deciso di stare con il centrosinistra, se questo ci sarà, con la candidatura più autorevole e qualificata possibile.

Di candidature autorevoli si parla a Napoli, dove il presidente della Camera, Roberto Fico, starebbe pensando di candidarsi. Voi però puntate su Gennaro Migliore, perché?
Sono Pd e Movimento che stanno chiedendo a Fico di scendere in campo. Il perimetro per noi è quello delle Regionali, che sotto la guida di De Luca sono state vincenti. Cambiare coalizione, peraltro con una personalità che io rispetto molto ma in perfetta continuità con de Magistris, mi sembra un grave errore. Il Pd ha scelto di fare le primarie e noi siamo disponibili a farle con  Migliore, una persona competente e innamorata della sua città.

Si va verso uno scostamento di bilancio di circa 40 miliardi per sostenere attività e imprese. Italia viva spingerà per le riaperture già ad aprile?
Per noi bisogna riaprire prima possibile nel rispetto delle norme di sicurezza perché non c'è ristoro che tenga per attività economiche ormai al collasso. Naturalmente il lockdown non è il capriccio di qualcuno, ma lo strumento indispensabile fino a quando il piano vaccini non abbia dato i suoi risultati per proteggere i più fragili, che come vediamo continuano a morire purtroppo a centinaia ogni giorno.

Alle riaperture è collegato anche il coprifuoco. Non le sembra che manchi una sana riflessione su uno strumento che circoscrive la libertà dei cittadini in maniera così importante?
Sono assolutamente d'accordo. Il coprifuoco è una misura straordinaria ed emergenziale che va superata quanto prima. Peraltro è una misura di incerta utilità. Anche perché è inutile mettere il coprifuoco e poi vedere gli autobus affollati in orario scolastico o lavorativo. Il terna è rispettare le norme di sicurezza e il distanziamento usando la lesta.

Il governo userà la testa su Johnson&Johnson o faremo gli stessi errori fatti con AstraZeneca?
Spero che abbiamo imparato qualcosa dal caso AstraZeneca e che il caso Johnson&Johnson venga gestito molto meglio anche comunicativamente, e per fortuna mi sembra stia accadendo. Diciamo la verità: non c'è vaccino o medicina che non abbia controindicazioni, ma il rapporto tra morti per le controindicazioni e salvati dal vaccino dovrebbe spingere tutti a continuare a premere per le vaccinazioni di massa, senza esitazioni o tentennamenti.