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Roma, Italia Viva si distacca dalla Civica Calenda. Nasce il nuovo gruppo consiliare in Campidoglio

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La notizia sulle principali agenzie di stampa e su numerosi quotidiani, 24 febbraio 2022.

Nasce il gruppo di Italia Viva in Campidoglio. Dopo lo strappo nella lista Civica Calenda tra la componente di Azione e la componente di Italia Viva, composta dai due consiglieri Valerio Casini e Francesca Leoncini, in merito alla votazione che ha portato l'ex sindaca Virginia Raggi alla presidenza della Commissione speciale capitolina su Expo, i due consiglieri di Iv hanno annunciato la creazione di un gruppo autonomo in Aula Giulio Cesare.

Una votazione che, nelle ultime ore, ha portato anche a scontri serrati sui social network. "Carlo a chi interessano le poltrone è facilmente dimostrato dai fatti: le hai prese tutte tu Ma non è questo il punto. Il punto è che i consiglieri di Italia Viva si sono rifiutati di votare la Raggi a guida della commissione Expo, quelli di Azione invece l'hanno votata. Perché?", ha sottolineato il parlamentare romano di Iv, Luciano Nobili, in un tweet, ribadendo che riportare Virginia Raggi in Campidoglio con tutti gli onori, in un incarico strategico, è stato semplicemente vergognoso. Uno scontro social, peraltro, che ha portato a risvolti surreali, come il fatto che Carlo Calenda abbia deciso di bloccare l'account di Alessio De Giorgi, responsabile digitale Iv, che ha commentato: "La verità fa male, lo so. E così Carlo Calenda ha bloccato pure me, come tantissimi altri. Facile la politica senza il confronto. Ammesso che la si sappia fare".

Dunque, è arrivato l'inevitabile epilogo della vicenda. "Siamo costretti a separare le nostre strade nel consiglio comunale di Roma perché - a differenza degli amici di Azione - restiamo fedeli ai valori espressi in campagna elettorale e non accettiamo accordi per aiutare la Raggi a garantirsi un futuro, dopo aver creato cosi' tanti problemi al presente di Roma", hanno spiegato, in una nota, Valerio Casini e Francesca Leoncini.

"La scelta dei consiglieri comunali di Azione di votare per Virginia Raggi come presidente di una commissione strategica come quella che seguirà il dossier Expo 2030 - hanno sottolineato Casini e Leoncini - crea una frattura profonda con noi. Anche perché si tratta dell'ennesima decisione che viene presa sopra la nostre teste senza alcune condivisione o comunicazione, né prima né dopo. Anzi, ancora ieri i consiglieri di Azione mentivano pubblicamente sul voto dato alla Raggi".

Insomma, "una poltrona scandalosa, noi non ci stiamo", hanno ribadito i due consiglieri, entrambi provenienti da esperienze di assessorato con deleghe al commercio nel II e III Municipio. 

"Ci siamo candidati al fianco di Carlo Calenda - hanno sottolineato Leoncini e Casini - accentando la sfida di rinunciare alle liste di partito per creare una lista civica che unisse i riformisti della Capitale, con una priorità assoluta: cancellare il malgoverno di Roma che l’esperienza fallimentare di Virginia Raggi ha causato. Il fatto che la sindaca uscente sia rimasta fuori dal ballottaggio arrivando addirittura quarta è la dimostrazione che la maggioranza dei romani la pensava e la pensa come noi".

Ma la vicenda che ha visto come risultato l'affidamento di una carica così strategica a Virginia Raggi equivale a "sottoscrivere oggi un accordo al ribasso per garantire alla Raggi una poltroncina di consolazione con strutture e risorse del comune a disposizione così da consentirle i mezzi per fare politica dal colle del Campidoglio", spiegano Casini e Leoncini. Dunque, "l’ennesima dimostrazione di cosa è diventato il movimento Cinque Stelle".

E "il fatto che Calenda condivida questo modo di fare politica - proseguono gli esponenti capitolini di Italia Viva - ci appare profondamente incoerente rispetto a ciò che abbiamo detto in campagna elettorale. È ingiusto, profondamente ingiusto, per i tanti elettori che avevano creduto in lui e in noi come diversi, alternativi ai grillini".

Adesso, quindi, in Aula Giulio Cesare ci sarà un nuovo gruppo politico con il nostro simbolo, il simbolo di Italia Viva.

Una decisione che, naturalmente, ha il pieno supporto da parte della comunità di Italia Viva, come dimostrano le parole di appoggio dei coordinatori regionali Luciano Nobili e Marietta Tidei: "La scelta di far rientrare la Raggi in Campidoglio con tutti gli onori e un incarico strategico è degna di 'Scherzi a parte'. È uno schiaffo ai romani che l'hanno mandata a casa dopo cinque anni di disastri. Dispiace la scelta di Azione di accordarsi e votarla che è incomprensibile, sbagliatissima e contraria a tutto quello che abbiamo ripetuto insieme in campagna elettorale. Orgogliosi di Valerio Casini e Francesca Leoncini che hanno detto di no e costituito il gruppo di Italia Viva. A loro i nostri auguri di buon lavoro".