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Riforma del Csm, conclusa la votazione degli emendamenti. Vitiello: "Occasione persa"

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L'intervento pubblicato da "il Dubbio" e "Avvenire", 22 aprile 2022.

Poche fibrillazioni e tutti un poco scontenti. Ma alla fine, la maggioranza regge la prova dell'Aula, dopo l'esame sprint di ieri alla Camera sulla riforma del Csm, dove si è conclusa la votazione sugli emendamenti, in attesa del voto finale di martedì pomeriggio. 

Una riforma «di sole etichette» l'ha definita il deputato Catello Vitiello. «Incredibilmente alcune forze di maggioranza hanno deciso di accettare un compromesso al ribasso e di non cogliere l'occasione di una riforma organica, per valorizzare finalmente i magistrati che svolgono il loro lavoro in silenzio nella quotidianità delle aule di giustizia e per ridurre il peso delle correnti - ha dichiarato al Dubbio -. Avremmo voluto più meritocrazia e meno autoreferenzialità. Ma visto il risultato finale non abbiamo potuto condividere e votare un testo che non dà soluzioni e mantiene, viceversa, tante criticità».

E così Iv in più di un'occasione si è schierata insieme alla minoranza, convinta che la vera rivoluzione della giustizia passi dai referendum. È successo per l'emendamento Iv sulla responsabilità civile dei magistrati, «un principio di civiltà che avrebbe equiparato il grave errore commesso da un magistrato a quello commesso da chiunque altro, fuori e dentro la pubblica amministrazione», ha commentato Vitiello, e per quello sulla separazione delle funzioni, uno dei temi dei referendum sulla giustizia.