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Riassetto della gestione autostradale, Paita: "Il ruolo dello Stato deve essere di controllo"

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L'intervento pubblicato da "l'Economia - Corriere della Sera", 8 novembre 2021.

Potrebbe essere questione di settimane il nuovo riassetto dell'Anas, definito dal decreto Infrastrutture approvato giovedì scorso in Parlamento, che prevede la creazione di una newco delle autostrade a pedaggio. Un'operazione che potrebbe estendersi ad un ridisegno ben più ampio del sistema autostradale italiano.

A tre anni dalla tragedia del Ponte Morandi, sono avvenuti due passaggi. Il primo è la cessione dell'88% di Autostrade per l'Italia (Aspi) da Atlantia al consorzio guidato dalla pubblica Cassa Depositi e Prestiti. Il secondo passaggio risale a giovedì scorso, con la conversione del Decreto Infrastrutture, che riformula la missione di Anas, con lo scorporo delle autostrade a pedaggio, riportate sotto una newco in grado di acquisire partecipazioni in altre società di gestione di autostrade statali.

«Il Ministero delle Infrastrutture nega che il disegno sia questo - dice Raffaella Paita, di Italia Viva, relatrice alla Camera del Decreto - ma solo con l'emanazione del decreto attuativo capiremo in che direzione si muove il governo».

«Sarà meglio chiarire di cosa stiamo parlando - incalza Paita - poiché Aspi con il closing della vendita non sarà solo pubblica, ci saranno i privati (i fondi Macquarie e Blackstone, ciascuno al 25,5% , ndr.). Poi c'è anche un tema tecnico: Aspi ha commesso degli errori evidenti, ma non è che tutte le volte che un privato si rivela inadempiente deve essere sostituito da un soggetto pubblico. Il ruolo dello Stato deve essere di controllo, missione che peraltro sembra essere stata abbastanza disattesa nel caso di Aspi».