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Renzi: "Vaccini, adesso acceleriamo sulla terza dose"

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Estratto dell'intervista di Luigi Caroppo, "la Nazione", 19 dicembre 2021.

Chi gli è vicino dice che è in forma come quando ha disarcionato Conte da Palazzo Chigi, che sente avvicinarsi l'appuntamento per l'elezione del Capo dello Stato convinto di essere nuovamente determinante con i suoi gruppi di Italia Viva. Matteo Renzi tesse rapporti al Centro, lancia accuse in difesa della Fondazione Open e si preoccupa della nuova possibile ondata Covid («La terza dose deve essere fatta cinque mesi dopo la prima dose e non dopo la seconda dose. E poi basta Green Pass a chi si fa il tampone: il Green Pass va dato solo ai guariti e ai vaccinati»). Tifa Giani, ma chiede alla Toscana più coraggio per lo sviluppo aeroportuale.

Senatore Renzi, partiamo dall''Italia che sorride. Draghi vincente, Stato esemplare. Lei ultimamente sottolinea "l'avevo detto...".
«Un anno fa abbiamo aperto la crisi e ci hanno criticato tutti. Persino nei bar di Firenze mi dicevano: "non si apre la crisi in piena pandemia". Oggi tutti si rendono conto che aver aperto quella crisi ha salvato l'Italia. L'avevamo detto sì. E soprattutto l'abbiamo fatto. Contro tutti e contro corrente. Oggi al Governo chiedo solo di accelerare sulla terza dose. Cinque mesi dalla seconda dose sono troppi, bisogna fare cinque mesi dopo la prima dose: è l'unico modo per ridurre i contagi. Ma il giudizio sull'esecutivo è comunque molto positivo».

Sul Quirinale dice di aspettare gennaio. Le carte le dà il centrodestra? O il Centro?
«Le dà il Parlamento. Quindi tutti, la destra ma anche la sinistra. Ma serve un regista: l'altra volta il mio Pd aveva meno grandi elettori di quanti ne ha oggi il centrodestra. Ma noi avevamo una strategia, andare alla quarta votazione, e un candidato poco conosciuto ma molto forte, Sergio Mattarella. Oggi la destra ha i numeri. Non mi pare che abbia però né una strategia, né il candidato. A gennaio spero che tutti arrivino con le idee più chiare».

Mattarella avrebbe come grandi elettori la grande maggioranza dei cittadini. Il suo bis potrebbe essere la soluzione migliore?
«Il bis di un Presidente della Repubblica è un tema complicato. Mattarella lo ha sempre escluso, conoscendolo non credo che cambierà idea. A me resta la soddisfazione di aver aiutato a individuare un ottimo Presidente della Repubblica: anche in questo caso possiamo dire che il tempo è stato galantuomo»

A Firenze si inaugura l'auditorium Mehta. Il Maggio avrà le risorse adeguate dopo l'azzeramento del debito. Un'altra buona notizia.
«Trovare le risorse per il teatro è stata una impresa difficilissima. Sono fiero di aver fatto la mia parte da sindaco e da premier perché questo progetto sia finalmente compiuto. Lo merita Firenze, lo merita Zubin Mehta, lo merita la cultura di questo Paese. Sarà una bellissima giornata di festa martedì e sono felice che partecipi Sergio Mattarella in una sorte di commiato presidenziale da questa città che lo ha amato e lo ama tanto».

Chi lo desidera può leggere l'intervista completa a questo indirizzo.