Intervista di Antonella Coppari, "QN", "il Giorno", "il Resto del Carlino", "la Nazione", 10 marzo 2020.
Chiarisce subito Matteo Renzi: «Niente trame, è il momento di remare tutti nella stessa direzione e di aiutare il governo a prendere le decisioni giuste».
E dunque, senatore, come valuta la decisione presa ieri sera dal governo?
«Bene, erano le richieste di Italia Viva. Ora garantiamo i servizi a tutti, diamo stipendio alle famiglie e liquidità alle imprese. Rinviamo tasse e mutui. Ma diciamo chiaro: state a casa, Bisogna far passare questo marzo difficilissimo. L'Italia è ormai zona rossa. Ma tra pochi giorni la zona rossa diventerà tutta l'Europa. Il Virus non ha frontiere».
La pensa come l'altro Matteo.
«Sono stato l'unico a fare un dibattito televisivo con Salvini quando tutti avevano paura di sfidarlo. Ho parlato al Senato per mandarlo a casa quando sembrava imbattibile. Tutto possono dire di me, tranne che sono suo amico. Ma su una vicenda devastante come questa bisogna lavorare insieme. E se Salvini ci dà una mano, meglio. Persino Coppi e Bartali si sono passati una borraccia, potremo pure darci una mano tutti, a prescindere dal colore politico».
Serve nominare un commissario per l'emergenza?
«Un mese fa ho chiesto al governo di seguire ciò che diceva Burioni sulla sanità. Se l'avessimo ascoltato, sarebbe andata molto meglio. Oggi serve qualcosa in più. Serve uno che sappia mettere le mani nei processi organizzativi della protezione civile nella comunicazione istituzionale, nel dialogo con le istituzioni. Per me questo identikit corrisponde a Guido Bertolaso. Diamogli le chiavi della macchina: sa come farla funzionare».
Troppa confusione finora?
«Penso che troppi meccanismi non funzionino bene. Il rapporto Stato-Regioni sicuramente. Ma anche le modalità di gestione degli uffici stampa del Governo. E temo che si siano liberate troppo presto le zone rosse iniziali. Ora però parliamo delle urgenze economiche. Del Titolo V o della comunicazione istituzionale parleremo quando sarà finito questo caos. Non adesso».
Come si sta comportando l'opposizione?
«Oscilla. Quando la Meloni dice che il premier è un criminale sbaglia totalmente approccio. Quando l'opposizione fa proposte per dare una mano è giusto che sia ascoltata».
Ora, suggerisce di chiudere la Borsa.
«È una proposta che domenica ho fatto anche io. Dopo di che la scelta non dipende dal governo, ma dalla Consob. Personalmente, avrei fatto come in Cina dove hanno chiuso la Borsa per qualche settimana. Se chiudi la Lombardia, devi chiudere anche la Borsa».
Cosa si deve fare dopo questa emergenza per ripartire?
«Sbloccare i cantieri, subito: ci sono 120 miliardi di euro fermi, che possono essere attivati. Rilanciare sulla rete 5G: stando a casa vediamo come l'innovazione può aiutare il lavoro da remoto. Una gigantesca campagna di comunicazione nel mondo perché l'Italia recuperi dalle figure internazionali che abbiamo fatto. E serve uno shock fiscale, sul serio».
E l'Europa? Cosa deve fare?
«È la prossima zona rossa: presto capirà che questa vicenda richiederà di cambiare i parametri economici a cominciare da quelli delle banche che dovranno dare liquidità tutto il sistema. E cambierà passo. Nel frattempo, vediamo chi sarà i| primo a trovare la cura e il vaccino».