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Renzi: "Immagino che lunedì Letta sarà dimissionario e noi sopra il 10% in Toscana"

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Intervista di Ernesto Ferrara, “la Repubblica - Firenze”,  20 settembre 2022.

Senatore Matteo Renzi che risultato si aspetta per il Terzo Polo in Toscana e Firenze? Supererete il 10%?
«Vedendo gli ultimi dati credo proprio di sì. Respiriamo un clima di fiducia e consenso crescente. E comunque - quale che sia la percentuale finale - la verità è che per le prossime scadenze amministrative il Terzo Polo c'è. E sarà decisivo».

Quali proposte di Italia Viva stanno facendo breccia?
«Tutte: dal rigassificatore a Piombino all'aeroporto di Firenze, dalle misure per l'economia e creare nuova occupazione ai 37 miliardi del Mes sulla sanità. Noi siamo credibili e coerenti. Gli altri, purtroppo, no».

Anche la Toscana ha un tema povertà: non crede che il reddito di cittadinanza sia una risposta apprezzata a quel problema?
«No. La risposta è creare lavoro come abbiamo fatto quando eravamo a Palazzo Chigi: un milione e 200 mila per l'esattezza, lo certifica l'Istat non una card di Casalino. Quando chiediamo infrastrutture sul territorio e minor pressione fiscale per chi lavora o crea lavoro pensiamo proprio a come afitontare il problema della povertà. Ieri alla Piaggio di Pontedera ho raccontato come secondo noi dovrà cambiare il mondo del lavoro. Ma la verità è che i grillini lo usano come voto di scambio al Sud».

Cosa risponde al Pd che dice che chi vota voi aiuta le destre?
«La destra l'aiuta Letta che ha sbagliato tutta la campagna elettorale. Su tasse, reddito, alleanze: il Pd ha fatto campagna per la Meloni senza nemmeno accorgersene. Il voto a noi manda in Parlamento gente seria che in caso di crisi può fare la differenza. Il voto al Pd manda in Parlamento Di Maio e la sinistra radicale. Fossi in Letta mi scuserei coi livornesi dopo la battutaccia. Spero solo che per Marcucci e Romano, candidati su quel territorio, non finisca come a Lucca, quando l'arrivo di Letta ha fatto vincere la destra. A Firenze Enrico oggi faticherebbe a riempire una sala: mi sembra saggio che abbia deciso di desistere».

Ha condotto la campagna più contro il Pd che contro le destre eppure siete alleati in Regione e a Firenze: è insoddisfatto di Giani e Nardella?
«Non scherzi, la prego. Io faccio campagna sostenendo le stesse cose che sostenevo quando ero nello stesso partito di Giani e Nardella. E soprattutto le stesse cose che stanno nel programma con cui hanno vinto Giani e Nardella. Sull'aeroporto sono in linea con ciò che Nardella ha promesso agli elettori. Chi vota Pd al Senato Firenze vota una candidatura che dice il contrario della posizione di Nardella. Si deve giustificare lui. E idem Giani a cominciare dal rigassificatore».

Dopo il voto ritiene che la conflittualità col Pd in Toscana possa salire?
«Nessuna conflittualità da parte nostra. Ma mentre noi costruiremo la famiglia italiana di Macron non ho ancora capito se il Pd si consegnerà ai Cinque Stelle o proverà a tornare riformista. Decideranno al congresso, immaginando che già da lunedì avranno un segretario dimissionario. Semmai dico: se il Terzo Polo avrà un buon successo sarà più facile fare le infrastrutture. Se non cresce l'aeroporto di Firenze partono i licenziamenti: a chi serve?».

Come va con Calenda?
«Bene. Anzi: meglio del previsto».

Ha sentito Luca Lotti in queste settimane? Lo ha invitato ad entrare in Italia Viva?
«Niente di tutto questo. Voglio bene a Luca ma non commento la vicenda interna di un altro partito».

È pronto ad allearsi di nuovo col Pd dopo il voto, alle amministrative toscane e a livello nazionale?
«A livello nazionale ci hanno chiuso la porta in faccia loro. E vista la loro strategia ci hanno fatto un regalo. A livello toscano non abbiamo preclusioni ideologiche purché non ci siano i populisti».

Nel Pd dicono che lei darà mano a un governo di centrodestra: ipotesi dell'irrealtà come dice Saccardi?
«Nel Pd sono ormai alla disperazione, ha ragione Stefania. Sono ossessionati da me. Spieghino cosa vorrebbero fare agli elettori. Non possono: sono divisi su tutto».

Crede che Saccardi possa vincere il collegio?
«È difficile ma se si scegliesse senza ideologia accadrebbe senz'altro. Non c'è un motivo per un fiorentino di preferire Cucchi, che rispetto e stimo, a Stefania. Uno vota Cucchi e blocca l'aeroporto. Chi ve lo fa fare?».

Che sia Saccardi o no, ci sarà un candidato di Italia Viva per Palazzo Vecchio tra due anni?
«Certo. Ci sarà sicuramente un candidato che proporrà ai fiorentini un programma che Renew Europe apprezzerà e non il miglior punto di caduta per le correnti di un partito».

Ha sentito Richetti?
«La violenza e le molestie sono reati odiosi. Io sono garantista e non credo possibile che Matteo possa dire cose del genere. Ha denunciato la ragazza. il tribunale dirà la parola definitiva. Chi fa il processo sui giornali ama la gogna, io amo la giustizia».