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Renzi: "L'ex premier mi accusa? Malato di complottismo. Ma con Draghi sono arrivati i risultati"

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Estratto dell'intervista di Maria Teresa Meli, "Corriere della Sera", 10 maggio 2021.

Senatore Renzi, Giuseppe Conte sul «Corriere» la accusa di essersi prestato a un'operazione per farlo fuori...
«Nessuna operazione men che mai segreta: ho lavorato alla luce del sole perché pensavo che Draghi fosse meglio di Conte. Dopo le prime settimane lo penso ancora di più. Non solo non mi nascondo, dunque, ma rivendico questa operazione. Le accuse che Conte mi rivolge sono per me medaglie al merito».

Non crede quindi che vi fossero, come dice Conte, interessi politici economici che convergevano per farlo saltare?
«Il complottiamo è la malattia di chi non si assume mai le proprie responsabilità. Tutti i media erano schierati contro la crisi, il Pd diceva o Conte o morte, Confindustria sponsorizzava i ministri uscenti fino all'ultimo. Ma quali complotti? Un interesse economico per sostituire Draghi con Conte effettivamente c'era: quello dei nostri figli. Il debito pubblico oggi è in mano più sicure. E io sono orgoglioso di ciò che abbiamo fatto da soli, controcorrente».

Lei ha presentato una denuncia sul servizio di «Report» che ha mandato in onda un filmato di un suo colloquio con Marco Mancini, sostiene di essere stato intercettato e seguito.
«La versione di Report è piena di contraddizioni. La testimone si confonde più volte sul chi è partito prima, sul cosa ha ascoltato, dice cose che poi nega, afferma di aver visto le macchine andare in due direzioni diverse, il che da un Autogrill imporrebbe di andare contromano. Su questa cosa vogliamo solo sapere se la Rai manda in onda dei video falsi. E non per me, ma per i cittadini che pagano il canone e hanno diritto a un servizio pubblico di verità. Noi difendiamo il giornalismo di qualità, non un racconto che fa acqua da tutte le parti. Sono a disposizione per intervenire stasera in diretta a Report e commentare i servizi sapientemente tagliati dalla redazione. Sono certo che Ranucci - nominato vicedirettore da questa Rai - mi chiamerà sicuramente. Ci metto la faccia e chiedo par condicio rispetto a chi mi accusa con voce camuffata. E dopo Report sono pronto ad andare al Copasir e in Vigilanza: su questa cosa si va fino in fondo».

La campagna vaccinale sembra aver ingranato, ma con le riaperture non c'è il rischio che riprendano i contagi?
«Le riaperture sono un dovere morale e una priorità economica. Prima togliamo questo folle coprifuoco meglio è. Il virus non diventa più cattivo alle 22 e noi abbiamo bisogno di tornare al ristorante, al cinema, a teatro. Per uccidere il virus servono i vaccini, non le prediche laiche di qualche catastrofista. Chi tifa per la quarta ondata - come qualche virologo già in crisi di astinenza da Tv - dovrebbe domandarsi perché in Israele, nel Regno Unito, negli Stati Uniti sono già tornati alla normalità. Meno allarmismo e più vaccini. E meno male che la coppia Draghi-Figliuolo ha preso il posto di Conte-Arcuri».

Chi lo desidera può leggere l'intervista completa a questo indirizzo.