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Renzi: "Conte? Un uomo senza coraggio che teme la prova del voto. Ora serve un polo riformista"

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Estratto dell'intervista di Carlo Bertini, "la Stampa", 7 dicembre 2021.

Matteo Renzi, è stupito che Conte abbia declinato l'offerta del Pd?
«No, conoscendo la sua proverbiale mancanza di coraggio non ho mai avuto dubbi. È un uomo che vive di sondaggi ma che ha un terrore senza fine di misurarsi con i cittadini. Vive di like, ma teme il voto».

Beh, forse lo avete terrorizzato anche lei e Calenda. Ora, quale che sia il candidato dem, ne opporrete un altro, tipo Marco Bentivogli?
«Vedremo, speriamo torni il buon senso in casa Pd. Non devono rincorrere i grillini, ma fare politica».

A proposito di fare politica. Quando lei dice no ad alleanze con Conte e M5S, a molti fa venire in mente la famosa uscita di Arturo Parisi «meglio perdere che perdersi». Sbagliato?
«Bellissima frase. E in Parisi c'è una dignità della riflessione politica che nessuno degli adepti del cosiddetto Ulivo 2.0 minimamente conosce. Tuttavia non credo che perderemmo. Io dico no ad alleanze coi sovranisti e coi populisti perché penso che il popolo riformista otterrebbe un risultato decisivo per governare. Non da soli, certo. La stessa cosa del resto accade un po' in tutta Europa. Il nostro modello è Macron, non la Le Pen o la Hidalgo per dirla in francese, insomma».

Va bene, ma se si dovessero fare accordi per i collegi con questa legge elettorale, non li farebbe con chi potrebbe vincere insieme a lei per perderli a favore delle destre?
«Forse con i Cinque stelle vinciamo qualche collegio, forse. Ma perde l'Italia. L'esperienza populista e quella sovranista hanno fallito. Noi lo diciamo da tempo. Piano piano se ne accorgeranno tutti».

Chi lo desidera può leggere l'intervista completa a questo indirizzo.