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Renzi a Roma: "Azione e Italia Viva hanno rappresentato l'unica novità credibile di questa campagna elettorale"

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Il discorso pronunciato durante la chiusura della campagna elettorale a Roma, sulla terrazza del Gianicolo, 23 settembre 2022.

"In questa meravigliosa piazza, il nostro ultimo momento di campagna formale: ma, come sanno quelli bravi, la campagna elettorale inizia ora": è un Renzi che non rinuncia alla battuta, aprendo il suo intervento durante l'evento in programma a Roma, sulla terrazza del Gianicolo, un appuntamento condiviso con Carlo Calenda, con la presenza delle ministre Elena Bonetti, Mariastella Gelmini e Mara Carfagna, nonché di Stéphane Séjourné, presidente di Renew Europe. Ed è un Renzi che, naturalmente, invita i presenti - e il pubblico collegato via social e in ascolto su Radio Leopolda - a fare tutto il possibile per convincere la larga fetta di indecisi che si recherà al voto: sono, dice Renzi, decisive le ultime ore. 

E ancora, Renzi prosegue scherzosamente, raccontando come è giunto, insieme a Calenda, alla decisione di tenere al Gianicolo - luogo di memorie Risorgimentali - l'evento di chiusura: senza liaItigi, naturalmente. "La verità è che - sottolinea Renzi - si può discutere su tutto ma bisogna prendere atto che Azione e Italia Viva hanno rappresentato l'unica novità credibile di questa campagna elettorale". 

"Mi domando, ma noi chi siamo davvero?", chiede Renzi, per poi spiegare: "Voglio ripetere le ragioni che ci hanno portato a distinguerci dalle altre forze politiche. Parto dalla scritta nel simbolo: Renew Europe. Noi non siamo quelli che strizzano l'occhio a Putin o che fanno entrare i soldati russi, in pandemia, sul suolo italico. Noi siamo quelli che sognano gli Stati Uniti d'Europa, quelli della Generazione Ventotene, quelli che sognano le liste transnazionali e l'elezione diretta del Presidente della Commissione Europea. L'Europa, per noi è un insieme di valori".

Tema lavoro: "Siamo quelli - dice Renzi - che hanno fatto Industria 4.0 e il Jobs Act, che vogliono investire per creare lavoro, che non vogliono il reddito di cittadinanza". 

"Noi siamo orgogliosamente diversi - prosegue Renzi - e infatti non abbiamo cominciato la campagna elettorale proponendo di alzare le tasse", lanciando una stoccata al Pd.

"Noi - ricorda - non siamo quelli che parlano di temi solo perché vanno di moda. Sulla sanità è stato fatto uno straordinario lavoro. E ora siamo gli unici a dire che vogliamo i fondi del Mes per la sanità".

"C'è una differenza di fondo, quando si parla di cultura", dice Renzi. "Sulla cultura, l'educazione, l'investimento in ricerca, pensiamo che si giochi l'identità di un popolo. Per questo, non staremo mai con i Giulio Tremonti, convinti che non si mangi con la cultura. Questa città, Roma, ci insegna che la cultura è il punto da cui partire".

"Insomma, noi non siamo come gli altri. Possiamo dirlo specialmente su uno dei temi più al centro dell'attenzione di tutti: l'energia. Noi ci abbiamo messo la faccia sul Tap. Abbiamo detto subito di sì sul rigassificatore a Piombino, a differenza di quanto fatto dal sindaco stesso di Piombino: e lo diciamo a Giorgia Meloni, come puoi governare se non sai tenere le fila dei tuoi amministratori?".

Un passaggio viene poi dedicato alla tragedia dell'alluvione nelle Marche. "Quando siamo stati noi al governo. Nel 2014, il torrente Misa ha esondato. Era già accaduta la stessa cosa a Genova. Ma noi avevamo messo in piedi un'Unità di Missione per il dissesto idrogeologico, Italia Sicura, su progetto di Renzo Piano. Quando Giuseppe Conte andò al governo, il primo atto suo e dell'allora Ministro Costa fu di chiudere quell'Unità di Missione", ricorda Renzi. "Stiamo chiedendo da giorni a Conte perché chiuse l'Unità di Missione. Ma Conte non ci risponde, parla di tutt'altro, ci accusa di odiare i poveri", dice Renzi.

"La verità è che noi amiamo la politica e per fare politica ci vuole competenza, ci vuole passione, ci vuole l'entusiamo", afferma Renzi, che aggiunge: "Non se ne può più di chi tira fuori slogan, ma non sa trovare soluzioni per il Paese".

"E allora oggi chiudiamo una campagna, ma apriamo un percorso nuovo. Questo percorso nuovo ci porterà ad avere un grande risultato domenica. Subito dopo partirà il progetto di stare in Parlamento da protagonisti, ma soprattutto sarà il progetto di portare Renew Europe, nel 2024, ad essere il primo partito in Europa e in Italia, perché abbiamo dalla nostra parte le ragioni della storia e del futuro", dice Renzi, in conclusione.


Chi lo desidera può rivedere l'intero discorso a questo indirizzo o qui di seguito.