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Regione Toscana, Scaramelli: "Ristori anche per i maestri di sci"

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L'intervento del consigliere regionale Iv, "Corriere di Siena", 9 dicembre 2020.

"Ristori anche per i maestri di sci". Lo ha dichiarato Stefano Scaramelli, vicepresidente del consiglio regionale della Toscana, nel rispondere alle sollecitazioni del presidente dell'albo professionale Maestri di sci regionale, Giacomo Bisconti, il quale gli aveva chiesto di intervenire sulla esclusione dalle misure nazionali di indennizzo delle perdite, che questa categoria sta subendo e subirà durante le vacanze natalizie, fino dopo l'Epifania.

"Serve una misura speciale per i maestri di sci della Toscana esclusi dai ristori e costretti a non lavorare nel mese di dicembre", ha affermato ieri il vicepresidente del consiglio regionale Scaramelli in una nota stampa. "Occorre trovare nel Bilancio regionale - spiega ancora il vicepresidente - risorse per indennizzare questa categoria, da cui dipendono anche molte altre attività produttive della montagna, che a oggi è ancora esclusa dalle misure adottate dal Governo. L'auspicio è che possano tornare a lavorare dal 7 gennaio, intanto però stanno perdendo un mese di lavoro".

I maestri di sci della Toscana sono trecento e per loro - secondo Scaramelli - serve trovare una cifra fra i 300.000 e i 500.000 euro per risarcirli delle perdite subite e non più tardi del mese di gennaio 2021. "Mentre sta per iniziare la sessione sul Bilancio regionale", aggiunge, "spero che più forze politiche convergano sull'importanza di trovare forme di ristoro per quanti dello sci fanno una professione o una integrazione del proprio reddito essendo regolarmente iscritti all'albo professionale. A volte i maestri di sci sono anche giovani che, proprio grazie a questa professione, possono continuare a vivere e a abitare la montagna. Il Decreto Ristori prevede dei ristori anche per la regione, fra quegli importi questa categoria deve trovare le risposte che non ha avuto a livello nazionale". E si impegna a presentare un emendamento al bilancio come capogruppo di Italia Viva per inserire indennizzi in loro favore. Sulla montagna dell'Amiata sono sessanta le famiglie che vivono con reddito primario o reddito accessorio di questa attività. La maggior parte dei professionisti appartiene alle due scuole di sci presenti, "La scuola sci monte Amiata" e la "Scuola sci monte Amiata Ovest".