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Regionali, Veneto, Sbrollini: "Siamo una forza politica gentile e tranquilla"

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La notizia su "il Corriere del Veneto", 5 luglio 2020. Ieri la presentazione della candidatura, con Rosato e Bonetti.

«Nai siamo una forza politica tranquilla. E proprio per questa ragione, faremo una campagna elettorale gentile, moderata nei toni e rispettosa di tutti i nostri avversare». Una partenza quasi in punta dei piedi. E cominciata così, ieri mattina a Padova, nell'inedita location del chiosco «Mekong» in zona Voltabarozzo, sulle sponde del Bacchiglione, la lunga conferenza stampa con cui la senatrice «renziana» Daniela Sbrollini, 48 anni, brindisina dí nascita ma ormai vicentina d'adozione, ha ufficializzato la sua candidatura alla presidenza della Regione, sostenuta (in attesa di possibili nuovi alleati) da Italia Viva e dal Partito Socialista.

Con a fianco la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, il vicepresidente della Camera nonché coordinatore nazionale di Iv, Ettore Rosato, e la consigliera regionale veronese Orietta Salemi, Sbrollini ha scandito: «Noi vogliamo essere alternativi sia alle due Lega che vanno a braccetto con la destra populista - ha spiegato Sbrollini, mettendo così in contrapposizione il governatore in carica Luca Zaia e il segretario federale del partito Matteo Salvini - e sia al centrosinistra ideologico che, come sempre, è troppo schiacciato a sinistra ed è quindi destinato ad altri cinque anni di sterile opposizione».

«A noi - ha appuntato Sbrollini - le barriere ideologiche non piacciono, nel senso che non vogliamo parlare soltanto a una parte, ma a tutti gli abitanti del nostro territorio. Ed è proprio questo il motivo per cui, a differenza di quanto invece è successo in altre realtà, non siamo riusciti a trovare una sintesi con l'altro candidato di centrosinistra».

E in proposito, ancor più esplicite, sono sembrate le parole di Rosato: «In Veneto - si è detto certo il coordinatore nazionale di Iv - Ia voce dissonante che dice che Zaia ha sbagliato tutto non fa presa. Mentre, almeno secondo noi, potrebbe fare un po' più presa ammettere che Zaia qualcosa di buono ha fatto, dicendo però che è possibile fare molto meglio di lui».

Durissimo, infine, l'appunto della consigliera regionale Salemi: «Da una parte ci sono la stare la sua propaganda. Dall'altra, invece, lo zombie e il suo mutismo».