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Regionali Veneto, Sbrollini: "Italia Viva è alternativa anche a Lorenzoni"

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L'intervento della parlamentare di Italia Viva su "la Tribuna di Treviso" e altri giornali GEDI, 5 luglio 2020.

«Saremo la forza tranquilla e gentile, la vera alternativa al governo di Zaia. Da una parte c'è una Lega incapace di portare l'autonomia nonostante le promesse, e dall'altra un'opposizione sorniona e sempre uguale». Per lanciare la sfida al presidente uscente Luca Zaia, ma sotto sotto più al suo competitor a sinistra Arturo Lorenzoni, la candidata di Italia Viva Daniela Sbrollini ha scelto proprio la casa del "prof'.

Ieri si è presentata a Padova per la prima uscita ufficiale, accompagnata dal marito, dai suoi tre figli, e dalla ministra per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti, esponente del partito di Matteo Renzi al governo. Insieme a loro i vertici regionali del neonato movimento politico, e quelli del Partito Socialista, che ha deciso di sostenere la candidatura della senatrice come presidentessa della Regione.

«Sono grata a Renzi perché mi ha dato l'opportunità di rendere questa regione ancora più straordinaria. Sono molto carica, e non vedo l'ora di raccogliere in giro tutte le istanze dei cittadini. Il Veneto è bellissimo, ma non ha ancora tirato fuori tutti i suoi talenti, anche per via di una politica leghista immobile» le prime parole di Daniela Sbrollini, brindisina di nascita e vicentina d'adozione. Sbrollini non sarà capolista, rinunciando quindi da subito al ruolo di consigliera regionale qualora dovesse perdere, e lasciando spazio agli altri candidati (la lista però non è ancora ufficiale).

Insieme a lei la ministra Bonetti: «Questa è una sfida di servizio, di passione, e sono felice che tocchi a Daniela, che è una donna coraggiosa. Il Veneto sarà un laboratorio per il Family Act, in cui lei crede quasi più di me».

Presente ieri anche Ettore Rosato, coordinatore nazionale di Italia Viva: «Da una parte abbiamo la star che si esibisce ogni giorno in tv e dall'altra un mutismo preoccupante del centrosinistra. Lavoreremo per costruire la vera alternativa, e se abbiamo scelto di correre da soli è perché il progetto Lorenzoni ci è sembrato inefficace e troppo schiacciato a sinistra».

«Conosco Lorenzoni — conclude Sbrollini — è un ottimo amministratore e una persona perbene, ma rappresenta il compromesso e noi di compromessi non ne facciamo più. Così non aiutiamo Zaia, iniziamo un percorso che se non dovesse essere vincente subito, lo sarà sicuramente nei prossimi anni».