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Regionali, Veneto, Boschi: "Con Sbrollini la terza via per imprese e sociale"

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Intervista di E. G., "l'Arena", 18 settembre 2020.

Una terza via per il Veneto? Cioè mettere insieme sviluppo economico, infrastrutture, sociale e ambiente? «Si può fare. Italia Viva un anno fa è nata per quella. In Veneto candidiamo alla presidenza Daniela Sbrollini. E dal 22 parte un progetto per il futuro».

Lo dice a Verona Maria Elena Boschi, capogruppo di Italia Viva alla Camera, già ministro perle Riforme nel Governo Renzï e sottosegretario in quello Gentiloni, nel suo tour veronese a sostegno della Lista Daniela Sbrollini presidente. Lista formata da lv, Pri, Psi e Civica per il Veneto, nella quale tra gli altri si candida al Consiglio regionale l'uscente Oretta Salemi.

In Veneto l'aria è sempre più di centrodestra. Farete mai una battaglia vera, qui?
Zaia gode di grande consenso, non giustificato dal risultato dei suo lavoro in questi cinque anni, caratterizzati da immobilismo e penso soprattutto a infrastrutture e turismo. E la Regione non ha brillato per l'utilizzo di fondi per attività contro la violenza sulle donne. La candidatura Sbrollini nasce dall'idea di offrire un'alternativa a chi non si riconosce nella destra sovranista e nella Lega e nelle loro politiche, ma nemmeno in Lorenzoni e in quella sinistra che sembra ormai inseguire i 5 Stelle su tanti temi.

Da soli è dura. Con +€uropa e Azione di Calenda come va?
Con Più Europa abbiamo lavorato insieme e candidati comuni, anche se non in Veneto. Con Azione è un po' più complesso. Con Renzï e Calenda a Fucecchio abbiamo organizzato una bella iniziativa a sostegno del nostro candidato presidente della Toscana Giani, e in Puglia sosteniamo insieme Scalfarotto. Con Calenda ci dividono però alcune scelte politiche, ora.

Cioè?
Il fatto che noi sosteniamo questo governo. Ci sono di difficoltà con il M5s ma ritenevamo che fosse necessario, per responsabilità, evitare un governo sovranista un anno fa. Tanto più ora per affrontare la crisi da Covid-1 9 e quella economica, serve dare sostegno al governo per un lavoro forte in Europa. Con la Lega d Zaia e Salvini al governo non saremmo mai riusciti a portare in Italia tutti questi fondi. Ma le risorse devono arrivare presto a famiglie, imprese, artigiani.

Il suo ex partito, il Pd renziano, superò in Veneto il 40 per cento, nel 2014. Poi un crollo. Perché?
Ha inciso tanto la guerra interna al Pd. In Veneto però penso ci riconoscano un lavoro importante per ie imprese, come il Jobs Act, poi Industria 4.0, abolizione dell'Irap e riduzione delle tasse per l'agricoltura come la de tassazione per gli imprenditori sotto i 40 anni e la cancellazione dell'Imu sui territori montani.

Errori?
Non abbiamo inciso fino in fondo sul taglio della burocrazia, la sfida più difficile per tutti i governi. Ricordiamoci comunque che Lega è stata al Governo con il M5s e con loro ha votato il reddito di cittadinanza e i veneti credo non se lo dimentichino.