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Regionali, Toscana, Renzi a Pisa: "Ai moderati dico: votate Giani"

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La notizia su "il Tirreno" e "la Nazione", 17 settembre 2020.

«Con Salvini e la Ceccardi arrivano la patrimoniale e i fascisti del terzo millennio e quindi mi rivolgo agli imprenditori e anche all'elettorato moderato di centrodestra: questa non è una sfida normale, votate Giani se non volete chiudere i confini e tornare indietro di settant'anni». Scalda la piazza il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, che ieri sera è tornato a Pisa per sostenere i candidati del suo partito alle regionali.

In 300 all'ora dell'aperitivo riempiono largo Ciro Menotti e si spellano le mani, soprattutto quando l'ex premier tocca le molle dell'orgoglio e del senso di appartenenza facendo il pieno di quello che uno dei due coordinatori provinciali del partito, Michele Passarelli, aveva definito «il doping emozionale Matteo Renzo in Largo Ciro Menotti per questi ultimi tre giorni di campagna elettorale».

«Salvini - ha spiegato Renzi - è riuscito a dire in Tv che non vuole i soldi dell'Europa e che preferisce chiederli ai risparmiatori italiani. La sfida dunque è tutta qui, in Toscana come altrove: se vincono loro non chiedono né il Mes, né il Recovery fund, perché preferiscono mettere le tasse e la patrimoniale. È bene che lo sappiate, perché in Toscana la 'tassa Ceccardi' vale 2 mila euro a famiglia».

Renzi ha poi osservato che il candidato del centrosinistra, Eugenio Giani, «è più competente, conosce i comuni, vuole spendere i soldi europei, mentre Ceccardi dice no all'Europa. questa partita è anche per chi non vuole morire leghista ma nemmeno vivere grillino e la nuova casa, europeista e riformista, è Italia Viva».

«Io sono orgoglioso del modello toscano della sanità - ha detto poi Renzi - e di Stefania Saccardi e tra questo e il modello lombardo di Fontana e Gallera non ho dubbi e mi tengo il modello toscano. Se invece preferite inseguire il modello padano votate la Ceccardi, è un problema vostro».

«Noi - ha aggiunto Renzi -, quando ero presidente del Consiglio, abbiamo portato la storia di questa terra, dei diritti, delle sue intelligenze, delle sue bellezze alla guida del Paese».

Per Renzi, «fare politica è una cosa bella, non è vero che fa schifo, e non si può vivere di populismo raccontando fake news. Fate ragionare le persone anche se non gli piace questo governo e spiegate che se vince la Lega davvero è tempo della patrimoniale».

«Se vinciamo dobbiamo toglierci di dosso un po' di polvere - ha ribadito Renzi - e sbloccare i cantieri. Siamo la terra delle divisioni ma è il momento di unirci. C'è un mondo fuori che aspetta la Toscana e chiede coraggio».

«Se Giani vince è perché noi faremo un buon risultato - ha sottolineato Renzi - altrimenti vince Salvini quindi smettiamo di piangerci addosso e vinciamo le elezioni».

La sfida, ha concluso l'ex premier, «è fra chi crede nell'Europa e chi non ci crede: quando dico che la Toscana è modello che parla al mondo, lo dico perché siamo conosciuti in tutto il pianeta e guardati con ammirazione, perché in una città come Chongqing, in Cina, 32 milioni di abitanti, l'unica rappresentanza italiana che conta è la Scuola Sant'Anna di Pisa, non abbiamo bisogno della paura e di chiuderci, ma di coraggio e aprirci al mondo».