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Regionali, Puglia, Italia Viva: "Epilogo di un governo regionale inerte e caotico"

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Le dichiarazioni degli esponenti di Italia Viva alla notizia della mancata approvazione della doppia preferenza di genere in Puglia, su "la Gazzetta del Mezzogiorno", 30 luglio 2020.

Ci pensa il candidato governatore Ivan Scalfarotto a sparare ad alzo zero, alla notizia della mancata approvazione, da parte del Consiglio Regionale pugliese, della doppia preferenza di genere. «L'ultima pagina è la più buia per Emiliano. La legge elettorale sulla parità di genere affonda definitivamente sotto i colpi dell'ostruzionismo delle destre, reso possibile dalla quinquennale, colpevole inerzia della maggioranza».

Italia Viva, Azione e +Europa, coalizzate alle urne 2020, sono unite nel criticare il governatore uscente.

«La palla - prosegue - passa ora al governo nazionale, che dovrà porre un rimedio all'incapacità e all'inerzia del Consiglio regionale. In tutta Italia - evidenzia Scalfarotto - le Regioni si sono organizzate e la doppia preferenza di genere è già legge. Purtroppo in Puglia questo non è avvenuto e si è provato a recuperare in zona Cesarini, nell'ultima riunione del Consiglio regionale prima del suo scioglimento. È l'ennesimo fallimento politico di Emiliano. Aveva promesso di farcela e non ce l'ha fatta è la dimostrazione della fine di un'esperienza politica».

«Quanto temevamo è puntualmente accaduto. Adesso mi aspetto che nessuno tra quanti hanno boicottato prima, affossato poi la doppia preferenza - dichiara la ministra Teresa Bellanova - venga ricandidato nelle liste che fanno riferimento al presidente Emiliano o al Pd. Mi aspetto che chi ha lavorato per dare manforte al centro destra e ai suoi duemila emendamenti, venga considerato incandidabile così da evitare la vergogna di chi ritiene che le donne siano solo utile massa di manovra ma fastidiose e inopportune se invece siedono nel consiglio regionale. Una vergognosa sconfitta della maggioranza, nonostante le tante dichiarazioni roboanti e retoriche della vigilia».