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Regionali, Marche, Rosato: "Mangialardi può recuperare. Ricotta? Ottimo amministratore"

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Intervista di C. Sen., "il Resto del Carlino", 3 settembre 2020.

«Amministrare una città non è come amministrare un'azienda. Il compito di un amministratore non è semplicemente fare politica, il ruolo del sindaco richiede esperienza, conoscenza e competenza. Per questo il profilo migliore è quello di Ricotta che ha già dimostrato la sua competenza». Ettore Rosato, vicepresidente della Camera e coordinatore nazionale di Italia Viva guarda con attenzione all'appuntamento elettorale nelle Marche che, per il suo partito, che si presenta con una lista costruita insieme a Demos e Psi, è un primo vero test politico.

Secondo l'ultimo sondaggio Acquaroli sarebbe al 51%.
«Sapevamo che la partita sarebbe stata difficile, ma il centrosinistra ha messo in campo un candidato credibile, capace di una buona dose di discontinuità con l'amministrazione Ceriscioli che ha fato cose buone, ma su altre non è riuscita ad andare fino in fondo. La campagna elettorale è strana e complicata, ma siamo all'inizio».

Italia Viva ha sempre chiesto al centrosinistra discontinuità sul nome di Luca Ceriscioli, alla luce di questi sondaggi confermate la posizione?
«Assolutamente sì, perché nella gestione della ricostruzione e delle politiche sanitarie ci sono troppe cose che non hanno funzionato, su cui è necessario spiegare ai marchigiani che ci sarà un taglio diverso e una velocità diversa. Per questo il nostro appello è a partecipare al voto, a dare fiducia a una coalizione e a un progetto di governo che parla di cose concrete».

Per Italia Viva sarà il primo appuntamento elettorale.
«Sì, per noi sarà un test molto importante. Abbiamo voluto costruire delle liste aperte, accogliendo provenienze e sensibilità diverse, ma alternative ai populismi che avanzano».

Il centrodestra ha deciso di affidarsi a un candidato che, a livello regionale, è espressione di Fratelli d'Italia, mentre a livello comunale della Lega, cosa ne pensa?
«Se i loro partiti fossero stati al governo, oggi non avremmo avuto nemmeno le risorse che arrivano dall'Europa per fronteggiare l'emergenza economica. Sono partiti che si caratterizzano per essere antieuropeisti, che vogliono chiudere le frontiere, invece, che pensare alla risoluzione comune dei problemi: anche questo è populismo».

Lei è stato a Macerata e ha conosciuto Ricotta...
«È un ottimo amministratore e ha le idee chiare per la sua comunità. La politica nazionale da questo punto di vista non può che mettersi al servizio e dire: 'Se serve e quando serve, siamo qua'. E noi faremo cosi».