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Regionali, Campania, Rosato: "Giusto non allearsi con De Mita. Ad Avellino Italia Viva ha preso il doppio dei voti"

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Intervista di Gigi Di Fiore, "il Mattino", 24 settembre 2020.

Con il 7,37 per cento dei voti e 4 consiglieri regionali, Italia Viva può considerare la Campania una delle sue roccaforti nelle ultime elezioni. Il coordinatore nazionale Ettore Rosato è soddisfatto dei risultati ottenuti.

Rosato, dopo questi risultati, chiederete subito un assessorato in giunta al presidente De Luca?
«Non faremo pesare il nostro risultato a De Luca. Ci consideriamo degli alleati leali, che hanno a cuore gli interessi della Campania. Lavoreremo tutti insieme».

Anche se resterete fuori dalla giunta?
«Questo è ancora presto per dirlo. Si troveranno comunque delle formule di collaborazione per lavorare al meglio. Si aprirà un confronto e si capirà quale potrà essere il nostro ruolo nella maggioranza».

Quali crede siano state le ragioni del successo elettorale di Italia viva in Campania?
«Abbiamo presentato un progetto politico innovativo, con liste credibili in una regione dove forte è il nostro radicamento».

Dopo questa prima prova, sarete presenti anche alle elezioni comunali del prossimo anno a Napoli, Salerno e Caserta?
«Sì, soprattutto a Napoli siamo convinti che sia indispensabile riportare la città alla sua centralità, nel ruolo naturale di capitale europea che le spetta».

È un giudizio negativo sulle amministrazioni De Magistris?
«L'operato delle amministrazioni De Magistris è stato deludente. La città è stata relegata in un ruolo marginale, senza dimenticare il baratro nei bilanci in cui sono sprofondati i soldi dei napoletani. Solo l'intervento del governo nazionale, con un decreto mirato, ha impedito alla città il sicuro default. Questo non va dimenticato. I soldi dei napoletani sono stati messi in sicurezza solo per quell'intervento e chi verrà dopo avrà grosse difficoltà di bilancio».

Avete pensato al Pd come vostro alleato anche alle comunali di Napoli?
«Consideriamo il Pd il nostro naturale alleato. C'è bisogno di lavorare insieme, per individuare i temi di intervento, primi fra tutti i servizi pubblici napoletani che sono stati portati in una condizione disastrosa, e poi individuare un candidato sindaco comune anche attraverso lo strumento delle primarie».

Torniamo alla Regione, non vede eccessivo affollamento di proposte politiche di centro?
«Vengo dall'esperienza della Dc confluita nel Pd. Non considero Italia Viva una proposta politica etichettabile come centro, ma un progetto aperto. Non vedo sovrapposizioni con altri, come la lista di Mastella. Siamo un progetto che guarda al futuro e anche per questo abbiamo escluso dalle liste personalità di rilievo che pensavano fossimo solo una lista elettorale».

Considera superata la prima prova elettorale di Italia Viva?
«Sì, non ricordo negli ultimi anni un nuovo partito che abbia raggiunto gli stessi nostri risultati alla prima esperienza elettorale amministrativa».

Non è stato un errore, anche in prospettiva della formazione della nuova giunta, non raggiungere un accordo ad Avellino con De Mita?
«No, anzi abbiamo avuto ragione perché ad Avellino abbiamo fatto una scelta chiara, che ha pagato, tanto è vero che abbiamo raccolto il doppio dei voti di De Mita».

Sicuro che non utilizzerete queste valutazioni per farne elemento a sostegno delle trattative che si apriranno sulla nuova giunta regionale?
«Siamo coscienti del risultato elettorale raggiunto, ma mettiamo al primo posto la lealtà. Siamo stati chiari con De Luca che è stato sin dall'inizio l'unico candidato presidente per Italia Viva in Campania. Siamo sicuri che all'interno della maggioranza verrà trovato con rapidità un accordo per la nuova amministrazione, senza eccessive difficoltà».