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Referendum, Giachetti: "Ecco perché voto no"

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L'intervento pubblicato sulla "Gazzetta di Parma", 9 settembre 2020

«Il taglio dei parlamentari non risolve nessuno dei problemi che affliggono il nostro Paese. È una truffa politica». E severo il giudizio dell'onorevole Roberto Giachetti sulla riforma al centro del referendum in programma il 20 e 21 settembre. Un no convinto che l'esponente di Italia Viva ha ribadito all'Hotel San Marco di Pontetaro, nel corso di un incontro - promosso dal locale comitato «Così No» e moderato dal giornalista della «Gazzetta di Parma» Gian Luca Zurlini - che ha visto la partecipazione pure del sindaco Federico Pizzarotti.

«La riduzione del numero dei parlamentari non garantirà alcuna efficienza, né offrirà benefici sul piano economico - afferma Giachetti -: come ha fatto notare pure Carlo Cottarelli, il risparmio sarà infatti l'equivalente di un caffè all'anno per ogni cittadino. La sanità e la sicurezza costano più del Parlamento. Ed allora cosa facciamo: tagliamo medici ed infermieri, poliziotti e carabinieri? Mi sembra un ragionamento del tutto insensato».

Giachetti si toglie poi qualche sassolino dalla scarpa, con il Movimento 5 Stelle. «Continuano a puntare l'indice contro la casta. Ma se ci si vuol fare un'idea ben precisa di cosa siano i privilegi, basta guardare come vanno in giro proprio i ministri 5 Stelle». Chi sostiene le ragioni del no, in vista del referendum, osserva che «fare il parlamentare significa fare».

È lo stesso Giachetti a rilevare come «con un eventuale taglio, gli stessi enti locali perderebbero i loro punti di riferimento nell'interlocuzione con le istituzioni centrali».

Un pensiero condiviso da Pizzarotti. «In un territorio come il nostro, dalla Bassa alla montagna, i parlamentari hanno un gran lavoro da fare, per trovare soluzione ai problemi: pensiamo solo alle migliaia di aziende e di attività produttive da visitare» spiega il primo cittadino. «C'è quindi bisogno di una presenza forte e di un dialogo continuo. Il mio no? E una questione di coerenza. Sin dall'inizio della mia esperienza politica, ho sostenuto la linea della lotta agli sprechi. Ma questa battaglia non la si conduce tagliando i parlamentari, così come non serve ridurre consiglieri comunali ed assessori. Anche il taglio delle Province è stato un errore».

«Non credo che l'esito di questo referendum avrà ripercussioni sul Governo» sostiene Giachetti. «Ma - aggiunge - sono preoccupato perché, se dovesse passare il taglio dei parlamentari, questo inciderà sulla tenuta democratica del Paese». Prove di avvicinamento Italia Viva-Pizzarotti? «Con Federico - risponde ancora Giachetti - c'è stima reciproca: lavoriamo per un cantiere riformista che si distingua da sovranisti e grillini».