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Rai, Anzaldi: "Lo scorporo del canone dalla bolletta è una manovra elettorale"

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L'intervento pubblicato su "il Tempo" e altri quotidiani, 15 aprile 2022.

"Lo scorporo del canone in bolletta? Rappresenta solo una manovra elettorale. La decisione è già stata presa per dar seguito a una precisa indicazione dell'Unione Europea nell'ambito del Pnrr, l'Italia non può sottrarsi, il Decreto Energia non c'entra nulla". Lo dice Michele Anzaldi, deputato di Italia Viva e segretario della Commissione Vigilanza Rai, al sito Vigilanza.tv.

"Chi oggi cavalca la questione - continua Anzaldi - cerca solo di strizzare l'occhio agli evasori. La conseguenza sarà rischiamo di tornare ai tempi in cui pagavano solo gli onesti ma pagavano di più. Se si vuole davvero impegnare il Governo, bisognerebbe chiedergli che garantisca che il canone non verrà in alcun modo aumentato. Io non sono contro il canone ma la maniera in cui troppo spesso la Rai utilizza i soldi del canone. Specie per quanto riguarda l'attualità e l'informazione. Basta guardare al caso di Letizia Battaglia, che ci ha lasciato in queste ore. So che la Rai sta per mandare in onda una fiction a lei dedicata. Peccato che sia arrivata tardi, non trasmettendo per esempio Shooting the Mafia, il pluripremiato film di Kim Longinotto su Letizia, trasmesso da Sky. D'altronde, l'abbiamo in questi anni vista ospite o intervistata nei vari talk show che spesso danno spazio al primo venuto? Mai. La Rai non s'impegna a onorare il contratto di servizio cui sarebbe vincolata poiché, attraverso il canone, i soldi li riceve sempre e comunque. Io prenderei ad esempio cento milioni dal canone e li destinerei a una gara d'appalto aperta a tutte le media company e sovvenzionare un programma d'informazione".

"La prima volta che la Rai dovesse perdere una gara, si darebbe da fare per non favorire più la concorrenza e ritrovare quello spirito d'iniziativa e quell'impegno che in altri tempi era garanzia di qualità e che la rendeva un patrimonio culturale per il Paese", conclude Anzaldi.