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#RadioLeopolda, Conzatti: "Un'area moderata ed europeista"

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L'intervento pubblicato da "l'Adige", 22 novembre 2021.

«Il messaggio della Leopolda è stato chiaro: una politica interessante per il Paese non è né quella populista dei 5 Stelle né quella sovranista di Meloni e Salvini. Noi proponiamo un modo di fare politica serio, competente ed equilibrato, che non cede agli estremismi: c`è chi lo chiama centro io direi un`area "draghiana"». Donatella Conzatti, senatrice trentina di Italia Viva, è tornata entusiasta ieri sera da Firenze, dove ha partecipato alla due giorni della kermesse politica del partito dell'ex premier Matteo Renzi, che si propone come forza aggregatrice di un'area centrista.

Tra i vari esponenti trentini di Italia Viva che hanno partecipato all'appuntamento politico c'erano anche la coordinatrice di Trento, Rita Zambanini, il coordinatore di Rovereto, Leonardo Comper e poi Fabio Pipinato, Roberta Calza e Tiziano Maraner.

La senatrice Conzatti ha fatto un intervento dal palco della Leopolda con un "focus" sul tema della parità di genere e le iniziative parlamentari di Italia Viva per una parità effettiva e quelle per contrastare la violenza sulle donne, come con la Commissione d'inchiesta sui femminicidi. «Italia Viva - ha sottolineato Conzatti - è un partito paritario e femminista, una caratteristica che lo distingue da altri partiti che parlano molto di femminismo, ma poi non candidano le donne».

Ieri mattina dal palco ha parlato anche il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, intervenuto subito dopo la deputata Maria Elena Boschi, eletta nel collegio della Bassa Atesina. Ha rotto il ghiaccio con una battuta: «È sempre bello venire a Firenze, specie per uno come me che si chiama Arno». Poi ha concentrato il suo intervento sul tema dell'Europa in una strenua difesa delle ragioni dello stare insieme superando gli egoismi nazionali. «Dobbiamo difendere la nostra Europa ha esordito Kompatscher - dai nazionalismi e dai sovranismi. E dobbiamo difenderla da qualche Stato dell'Est che pensa che l'Ue sia un bancomat. Francia, Germania e Italia insieme possono essere i pilastri di una nuova Europa. Ora con il presidente del consiglio Draghi convinto europeista e ammirato per le sue capacità è il momento dell`Italia per difendere i valori europei». «Tutte le forze moderate del Paese e in Europa - ha concluso Kompatscher lanciando un messaggio politico in perfetta sintonia con la Leopolda - devono lavorare unite per questo obiettivo».

«Noi - commenta la senatrice Conzatti - pensiamo che si possa costruire insieme un grande campo moderato ed europeista. Alla Leopolda c'erano Sandro Gozi, poi Benedetto Della Vedova di +Europa, Enrico Costa, Riccardo Nencini, Emilio Carelli, e poi il sindaco di Milano, Beppe Sala, perché i sindaci hanno un ruolo chiave nella partita del Pnrr, anche quelli trentini. Chiediamo poi una riflessione seria al Pd, come ha detto Bellanova: davvero vuole negare la propria storia per seguire il populismo dei 5 Stelle? Per fortuna il Pd del Trentino non ha mai ceduto al populismo, quindi è più un problema nazionale che locale».