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Raddoppio ferroviario, a Mantova lunedì l'incontro dei sindaci con il Commissario. Colaninno: "L'opera avrà un'accelerazione"

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L'intervento pubblicato da "la Voce di Mantova" e "la Gazzetta di Mantova", 30 novembre 2021.

La Provincia ha messo attorno a un tavolo, ieri, i sindaci dei cinque Comuni interessati al raddoppio della linea ferroviaria Mantova-Piadena, e il deputato di Italia Viva Matteo Colaninno, padre putativo dell'infrastruttura attesa da anni per velocizzare i collegamenti con Milano. C'è da preparare l'incontro, fissato per il 6 dicembre, con il commissario governativo, Chiara De Gregorio, chiesto e ottenuto da Colaninno per fare il punto della situazione sull'opera il cui progetto è fermo al ministero della transizione ecologica in attesa della Valutazione di impatto ambientale.

Lunedì il commissario davanti ai sindaci dovrebbe fare un annuncio. Anticipa Colaninno: «Dovrebbe dire che la procedura avrà un'accelerazione. Il commissario sarebbe intenzionato a convocare la conferenza dei servizi tra tutti gli enti prima che sia terminata la procedura di Via. Questo darebbe una spinta decisiva. Una parte dei fondi, 165 milioni di euro, fanno parte del Pnrr e sono vincolati alla conclusione dei lavori entro il 2026. Il fatto che il commissario sia intenzionato a convocare la conferenza dei servizi è indicativo della sua volontà di rispettare i tempi».

Impegnato in prima persona nell'iter dell'infrastruttura, l'on. Matteo Colaninno (Italia Viva), è intervenuto presso i sindaci direttamente coinvolti assicurando che che il commissario De Gregorio verrà presto a Mantova: «Le ho parlato di recente, e ha recepito l'esigenza di questo confronto nel quale spiegherà quale sarà da qui in avanti la procedura per passare dalle parole ai fatti. A me risulta che prima della vacanza natalizia possa indire motu proprio la conferenza dei servizi. Eravamo tutti in attesa di una commissione al ministero della transizione ecologica, e invece sembra che si anticipino i tempi. Tutto questo è rilevante perché la procedura adesso assume una velocità diversa, innescando in sede di conferenza il necessario confronto coi soggetti interessati a un`opera ritenuta prioritaria in ambito nazionale. E per noi di Italia Viva è importante, quanto i 165 milioni aggiunti dal governo ai 340 precedentemente accantonati. A questo punto è necessario garantire un cronoprogramma, con fine lavori entro il 2026. Insomma, siamo in fase di accelerazione della procedura. Vien da sé che si debba sin d'ora pensare anche a una coerenza di servizio a mezzi adeguati da fare muovere su quella tratta, ma sono convinto che un investimento così ingente imporrà coerenza in termini di materiale rotabile togliendo l'utenza ai ben noti problemi della quotidianità».

Al termine dell'incontro in Provincia, che sta svolgendo un ruolo di raccordo con i Comuni, è stato emesso un comunicato in cui si dà notizia dell'appuntamento del 6 e si dice di che cosa si è discusso ieri e di cosa si parlerà lunedì. «Si sono analizzate le osservazioni presentate da Comuni e Provincia - si legge nella nota - ed è emerso che molti rilievi si sovrappongono a quelli presentati dal Consiglio superiore dei lavori pubblici, per la quasi totalità già accolti da Rfi in fase di elaborazione del progetto esecutivo». Tra sette giorni, conclude il comunicato, si parlerà di cronoprogramma dei lavori e stato di avanzamento delle progettazioni e saranno chiarite le osservazioni presentate sul progetto. Il punto cruciale è l'interferenza della autostrada Mantova-Cremona con il raddoppio: «Ma la Mantova-Cremona - precisa Colaninno - non bloccherà il raddoppio».