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Raddoppio dei binari Finale-Albenga, Paita: «Si potrà procedere per stralci»

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L'intervento pubblicato da "il Secolo XIX - Ed. Savona", 13/03/2021

Arriva il commissario, e il raddoppio ferroviario si avvicina. È un passo importante, verrebbe da dire determinante, quello compiuto giovedì pomeriggio, quando la commissione lavori pubblici del Senato e le commissioni ambiente e trasporti della Camera hanno dato il via libera allo schema di Dpcm che verrà emanato per velocizzare gli interventi infrastrutturali considerati strategici. Sono 58 in tutto, e tra questi c`è anche il completamento del raddoppio ferroviario, o se si preferisce lo spostamento a monte della tratta tra Finale e Andora.

«È un`opera di grande valore strategico, la cui realizzazione porterà notevoli vantaggi sia per la vita dei liguri che per la loro economia -afferma la presidente della commissione trasporti, Raffaella Paita– la nomina di un commissario garantisce che un intervento così complesso possa essere realizzato con modalità simili a quelle utilizzate ad esempio per il terzo valico, quindi con una maggiore agilità e rapidità. Ma un altro aspetto fondamentale di questo voto è che l`inserimento nel Dpcm garantisce la priorità nel reperimento dei fondi». Che non sono proprio due palanche, visto che secondo conteggi peraltro ormai datati lo spostamento della ferrovia costerebbe almeno 1,5 miliardi di euro, ma considerando che dei 31,4 chilometri previsti ben 25 sono in galleria e prendendo come riferimento i costi chilometrici di opere simili (tra i 100 e i 150 milioni) ecco che il contro potrebbe facilmente salire a cifre tra i 2,5 e i 3 miliardi. Un indizio in tal senso arriva anche dallo stanziamento di 260 milioni per l` adeguamento del progetto alle attuali normative, tenendo conto che normalmente il costo della progettazione si aggira attorno al 10 %di quello dell`opera.

«Si potrà procedere per stralci costruttivi», rassicura Paita. Ma l`idea degli stralci era già stata presa in considerazione all`epoca del ministro Maurizio Lupi, ma era stata abbandonata per l`impossibilità di renderli "funzionali", perché un singolo tratto di ferrovia, senza quello successivo, finirebbe nel vuoto, vista l`impossibilità di collegarlo ai vecchi binari. «Infatti ho parlato di lotti costruttivi – precisa Paita – i lotti funzionali sarebbero necessari in caso di incertezza sui finanziamenti successivi, ma oggi siamo di fronte a un`opera prioritaria quindi si può finanziare un tratto mentre si realizza il precedente». Per quanto riguarda il commissario, la scelta è caduta su Vincenzo Macello, responsabile Direzione Investimenti Rfi, buon conoscitore della realtà ligure per origini e per essersi occupato del Terzo Valico. Tutti contenti, quindi? Non proprio, perché da sempre Wwf, Assoutenti, Comitato territoriale e Comitato pendolari si oppongono all`allontanamento delle stazioni dai centri abitati ed al gran consumo di terreno, soprattutto agricolo, che preoccupa anche Coldiretti e che molti reputano eccessivo per eliminare soli 23 km di binario unico.