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Quirinale, Cucca: "Vedrete, l'elezione non tarderà"

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L'intervista su "l'Unione Sarda", 27 gennaio 2022.

Un veterano che sta partecipando alla sua terza elezione del presidente della Repubblica. Giuseppe Luigi Cucca, 64 anni nato a Bosa ma con studio legale a Nuoro, non si stupisce della valanga di schede bianche che sino a ieri i grandi elettori hanno inserito nelle urne di Montecitorio. «Ma entro 48 ore il presidente della Repubblica ci sarà», afferma sicuro il vicepresidente del gruppo Italia Viva-Psi.

Accordo ancora lontano.
«Si, ancora sì. Ma dalle prossime ore credo che invece si lavorerà per chiudere il cerchio. Già oggi si entra nel vivo e penso proprio che venerdi possa essere il giorno giusto».

Si arriverà a uno scontro tra coalizioni o si troverà un nome condiviso?
«Lo scontro potrebbe anche esserci ma non giova a nessuno e potrebbe avere delle ripercussioni sulla tenuta del Governo che invece deve lavorare senza problemi sino a fine legislatura, anche perché abbiamo partite fondamentali in corso, prima su tutte il Pnrr. Molti di noi confidano in Draghi e nel suola varo e anche per questo ognuno rinuncerà a qualcosa per arrivare a un nome condiviso».

Uno dei tre proposti dal centrodestra?
«Sono nomi di altissimo profilo, tutti potrebbero coprire in maniera egregia quel ruolo, ma direi proprio di no. lo personalmente sarei molto felice se venisse eletto come presidente un politico con la P maiuscola».

Un nome?
«Beh, quelli che stanno circolando, e mi riferisco a Casini e Casellati, sono profili elevatissimi con una grande esperienza alle spalle e che hanno dimostrato anche di saper "gestire" il Parlamento. Poi ci potrebbe essere come terza opzione Draghi ma onestamente non so quanto gli italiani potrebbero essere tranquilli se dovesse lasciare il Governo».

Da una parte il centrodestra unito, dall'altro Conte-Letta-Speranza: Italia Viva ha un ruolo in queste trattative?
«Italia Viva è protagonista, per buona pace di tanta gente».

Alla sua terza votazione per il Capo dello Stato: ognuna diversa o esiste un filo rosso che le accomuna?
«Attraversano momenti differenti della Nazione. La prima è stata forse la più deludente: speravo nell'elezione di Franco Marini, persona di grandissimo spessore e che, dopo la votazione al primo turno, in cui prese un numero di preferenze tale per essere eletto alla quarta, venne accantonato per motivi che ancora oggi non capisco. Nella secondo saltò il patto del Nazareno tra Berlusconi e Renzi il quale poi fece eleggere Mattarella, presidente che oggi sappiamo essere andato oltre ogni previsione affrontando e risolvendo gravi problemi con serietà e capacità unica. Oggi capisco che ci possa essere un po' di disorientamento tra la gente ma assicuro che sta andando tutto secondo le regole».