L'intervento pubblicato da "la Voce di Mantova", 26 gennaio 2022.
Ancora oggi si attende una fumata nera, anche se quella odierna potrebbe essere la giornata buona per designare il 13° capo dello Stato. In questo clima di melina politica i sei parlamentari mantovani guardano con attenzione forse più al metodo che al papabile neo-presidente.
Lavori in corso per Italia Viva, e anche quindi per il deputato mantovano Matteo Colaninno, veterano delle presidenziali, essendo ormai alla sua terza votazione, dopo quelle di Napolitano e Mattarella.
«Vedo comunque in Draghi una figura di riferimento irrinunciabile, o a Palazzo Chigi o al Quirinale. Certo è che quella del Presidente della Repubblica è una figura importantissima per il nostro ordinamento, per il ruolo che svolge e per i poteri che ha, per la sua inamovibilità di mandato. Questa votazione, sottolineo, è una circostanza particolarissima, diversa anche per la carica emotiva che esprime, rispetto a tutto il resto della vita del Parlamento. Ne consegue che questo nostro impegno servirà a individuare una personalità in grado di rappresentare tutti nella sua terzietà, anche nello scenario internazionale, e non solo in quello nazionale», ha spiegato Colaninno.