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Primavera delle Idee, due appuntamenti dedicati al futuro del Paese

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Report dagli eventi del 15 aprile 2021

Due appuntamenti in calendario nel pomeriggio di ieri, giovedì 15 aprile, per il ciclo di eventi della “Primavera delle idee”, la nostra iniziativa di ascolto e confronto con eventi quotidiani, annunciata da Matteo Renzi durante la recente Assemblea Nazionale di Italia Viva.

"A tu per tu con Ettore Rosato": questo il titolo dell'evento a cura di Napoli2030, durante il quale i partecipanti hanno potuto avere un dialogo diretto con il vicepresidente della Camera, Coordinatore Nazionale del nostro partito.

Durante il dibattito, Ettore Rosato ha fatto il punto sui primi sessanta giorni del Governo Draghi, sull'agenda di Italia Viva e sul futuro del Paese.

Il Piano per la ripartenza dell'Europa post Covid 19 "si chiama Next Generation EU perché le risorse straordinarie dell'Unione europea vanno utilizzate per costruire il futuro dell'Italia. L'ho voluto ricordare oggi - ha commentato Rosato a margine del dibattito - facendo il punto sull'agenda del nuovo governo assieme ai comitati Italia Viva di Napoli".

"Li ringrazio - ha proseguito Rosato - perché hanno colto nel segno tre temi fondamentali: la scuola, le infrastrutture, la competitività. La scuola è una priorità: una delle tre emergenze che stiamo attraversando infatti è quella educativa. Un anno di DAD hanno accentuato le disuguaglianze anziché superarle, e le conseguenze sociali di questa chiusura così prolungata saranno ancor più evidenti nei prossimi mesi. Sulle infrastrutture si gioca il futuro del Paese. Non solo quelle materiali, indispensabili per connettere l'Italia soprattutto al sud, ma anche quelle immateriali come la banda larga e la digitalizzazione della Pubblica amministrazione. Investimenti e semplificazioni devono orientare i progetti del PNRR, solo così questo debito diventerà un "debito buono" e non un'occasione mancata".

"Il nostro Paese - è la riflessione condotta durante il dibattito - ha sempre avuto grande credibilità all’estero, con capacità di dirimere i conflitti. Non possiamo perdere questa credibilità. Con Draghi c’è stato un salto di qualità, è persona ascoltata, ne siamo fieri. È un tempo felice per l’unità europea ma non è un tempo facile per la politica estera. Dobbiamo però essere presenti su tutti i dossier internazionali: Russia, Cina, Africa, Medioriente, senza dimenticare la tradizione atlantica e l’amicizia con gli USA. Bisogna investire di più in politica estera e il Governo lo sta facendo egregiamente".

“Stiamo attraversando la più grave emergenza sanitaria ed economica dal dopoguerra, ma anche una grave emergenza educativa con un pesante deficit di socialità e di relazioni dei nostri giovani. Abbiamo un patrimonio scuola buono con una qualità alta di cui andiamo orgogliosi. Partendo da questo  - è stato detto, durante l'incontro - bisogna sapere che bisogna investire nell’edilizia scolastica, nell’innovazione che non è solo DAD, ma è anche attrezzature tecnologiche, attuare un recupero sul rapporto e interazione tra scuola e mondo del lavoro, approfondire e migliorare la formazione dei docenti all’alternanza scuola/lavoro. In definitiva la parola d’ordine deve essere “ammodernare”. La scuola non va più chiusa, bisogna investire affinché trasporti pubblici, tamponi, organizzazione consentano di tenerla aperta come priorità dell’azione contro la pandemia".

"Il futuro riformista ed europeista parta da noi": questo il titolo, ma anche lo spirito dell'altra iniziativa che ha animato la serata e ha visto protagonisti Alessia Cappello, coordinatrice milanese di Italia Viva, con Paolo Scialdone, Giulia Pigoni, Federico Scanzi di Azione, Chiara Gargaglia e Giulio del Balzo di Più Europa. Si è trattato di un incontro focalizzato sul futuro riformista ed europeista del nostro Paese, moderato da Felice Florio, giornalista del magazine on line "Open".

"È davvero bello - hanno spiegato Alessia Cappello e Paolo Scialdone - quando persone di partiti diversi, ma alla fine simili per il loro forte impulso riformista ed europeista si incontrano, soprattutto quando lo fanno persone innovative pronte ad incidere nel futuro dell'Italia e dell'Europa".

"Ieri sera c'è stato un primo bell'incontro, pensato affinché parta un futuro riformista europeista Serve uno schieramento riformista, liberal democratico, moderno e ieri sera l'abbiamo dimostrato. Italia Viva, Azione, più Europa, ma soprattutto altri movimenti importanti come Volt, Base Italia di Bentivogli, i circoli dell'Avanti di Martelli, Italia in comune e i Verdi non possono tirarsi indietro", aggiungono Cappello e Scialdone.

"Non possiamo, tutti insieme tirarci indietro. Non è il momento di chiedere a qualcuno di fare un passo indietro, ma piuttosto fare tutti due passi avanti. Serve progettualità, serve insistere sui punti comuni e non su quelli divisivi, come: pari opportunità, vera giustizia sociale, lavoro, periferie, diglital, politiche giovanili, ambiente, infrastrutture, cultura, turismo, sicurezza Serve rinnovare la politica italiana raccogliendo finalmente, le culture riformiste, da sempre disperse, per velocizzare e modernizzare il Paese. È l'Italia che ne ha bisogno, non ciascuno di noi con le proprie legittime aspirazioni. Le semplici interlocuzioni tra di noi non bastano, serve maggiore determinazione e collaborazione sui temi. L' incontro tra le nostre culture politiche è un'altra cosa rispetto alle derive populista e sovranista. Dobbiamo esserne fieri. Coloriamo un futuro riformista", concludono Cappello e Scialdone.