Scuola primavera delle idee

Primavera delle Idee, dibattito sulla scuola, Boschi: "Garantire una ripresa stabile"

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Il report dell'evento sulla "Gazzetta di Parma", 22 aprile 2021.

La pandemia ha reso più evidente la necessità di una radicale riforma della scuola. Almeno su questo si sono trovati d'accordo i relatori all'incontro "Essere docenti oggi", promosso on line da Italia Viva Parma nell'ambito della "Primavera delle idee", che si protrarrà fino al 21 giugno.

All'incontro, coordinato da Claudia Cicolani e Francesco Zanaga, entrambi insegnanti e dirigenti di Italia Viva, è intervenuta Maria Elena Boschi: «La scuola - ha affermato la capogruppo di Italia Viva alla Camera - deve essere universale come la sanità, e gli insegnanti hanno un ruolo strategico. Con la didattica a distanza si sono fatti sforzi straordinari, ma è chiaro che non può sostituire la scuola in presenza, quindi è fondamentale riaprire e bisogna vaccinare prioritariamente gli insegnanti. Vanno garantite una ripresa stabile, la continuità didattica e la qualità professionale, anche riconoscendo il merito. Sulla scuola non si può risparmiare».

Non ci è andata leggera suor Anna Monia Alfieri, Ambrogino d'Oro nel 2020: «Il Covid ha dimostrato che il re è nudo - ha affermato la suora anch'essa insegnante -: ci troviamo di fronte a carenze di organico, mancanza di aule, sovraffollamento delle scuole statali, precariato costante. Stiamo bruciando due interi anni scolastici, e le responsabilità di una situazione che ha origini antiche sono dei partiti, che hanno fatto della scuola un bacino elettorale con false promesse, dei sindacati conniventi e della burocrazia che si nutre di spreco».

Un messaggio di speranza, per suor Anna Monia, arriva dal governo Draghi, figlio di tutti e di nessuno, quindi più libero di agire per porre fine alle storture di un sistema che ha "precarizzato" le scuole del nord, ha fortemente penalizzato il sud, e ha alimentato l'abbandono, che rischia di ingrossare le fila della mafia: «Il successo di questo governo - ha concluso - è la salvezza dell'Italia. Confido che porrà fine a sacche di resistenza e di conservatorismo come quelle di chi pensa di aver diritto a cento giorni di ferie in un Paese in cui la media è di 33».

Sulla necessità di puntare sulla qualità ha insistito Francesco Luccisano, già dirigente tecnico al Ministero, che ha parlato della necessità di avviare percorsi di valorizzazione del merito fra i docenti, «per garantire la qualità dell'insegnamento, con l'obiettivo di rendere gli insegnanti protagonisti della ricostruzione, meglio se con il costruttivo apporto dei sindacati, che però ancora oppongono resistenze all'istituzione di meccanismi premianti».

Infine l'onorevole Massimo Ungaro ha illustrato cosa si sta facendo negli altri Paesi europei in tempo di Covid. All'incontro è intervenuto anche Nicola Cesari, sindaco di Sorbolo Mezzani, che ha sottolineato la necessità di investire in edilizia scolastica.