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Primarie, Migliore: “Perché a Roma sì e a Napoli no?”

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L'intervento pubblicato su "il Mattino", 20 ottobre 2020.

Le primarie per la Capitale sembrano il metodo migliore per selezionare l'aspirante sindaco, ma non avviene lo stesso a Napoli. Insomma, la domanda che in tanti si pongono nel centrosinistra è: a Roma si possono celebrare, mentre a Napoli sono escluse per non ripetere gli scempi del passato (da quelle Cozzolino-Oddati-Ranieri del 2011 fino a quelle Bassolino-Valente-Sarracino del 2016)?

Italia Viva non ci sta a questo stop preventivo e Migliore bacchetta gli alleati che sembrano orientati a bypassarle siglando un accordo con i grillini. "Il Pd napoletano, sostenuto dal vicesegretario nazionale Orlando, teorizza che non si debbano assolutamente fare `perché a Napoli sono sempre state pessime'. Lo sostiene chi quelle primarie le ha fatte in prima persona o le ha gestite", spiega Migliore.

"A Roma si può parlare liberamente di candidati e soprattutto di discontinuità con l'amministrazione grillina della Raggi, mentre a Napoli no. Bisogna aspettare il tavolo governativo nazionale, la congiunzione astrale, i desideri di Grillo, le riflessioni del granitico Pd locale dall'alto del suo brillante 17 per cento. Chi non ha organizzato bene le primarie passate - conclude Migliore - si faccia da parte e non impedisca ai cittadini di esprimersi".