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Prescrizione, Faraone: "Dem remissivi con il Movimento. Potremmo fare un nostro testo"

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Intervista a Davide Faraone di Maria Teresa Meli, per il "Corriere della Sera" del 28/12/2019.

Senatore Davide Faraone, il 7 gennaio nel vertice di maggioranza si parlerà anche di prescrizione?
«Purtroppo sarà l`ennesima volta in cui ci si dovrà confrontare su due modelli opposti: il nostro e il loro. Se si shakerassero insieme tutte le posizioni dei 5 Stelle sulla revoca delle concessioni, lo scudo penale dell`ex Ilva, l`abolizione della prescrizione senza avere la garanzia di processi con tempi certi ne verrebbe fuori un modello che nulla ha a che fare con lo Stato di diritto. E a noi dispiace doverci confrontare con un`impostazione culturale agli antipodi della nostra».

Senatore, una volta ha detto che se il ministro Alfonso Bonafede non avesse cambiato idea sulla prescrizione, lei sarebbe stato disposto a votare anche la proposta di Forza Italia. Vale lo stesso per il provvedimento del Pd?
«Sinceramente io preferisco votare i provvedimenti che presenta Italia Viva. Comunque, se devo dire sul tema della prescrizione sono molto piu vicino al Pd e a Forza italia. Se non ci dovessero essere novità, se Bonafede continuasse a intestardirsi peer avere dei processi che durano una vita, noi saremmo disponibili a votare quei provvedimenti che ci trovano d`accordo. L`Italia è un Paese in cui ogni otto ore un innocente va in carcere e dove il 75% degli indagati risultano innocenti, questi sono i numeri e quindi io ritengo che in Parlamento ognuno sarà libero di fare come vuole».

Che ne pensa della mossa del Pd?
«Spero non sia solo tattica, finora abbiamo registrato troppa remissività nei confronti delle iniziative del M5S, credo che tutte le azioni che vanno nella giusta direzione siano utili e vadano prese in considerazione pur di uscire da questa situazione creata dal Movimento 5 Stelle e dalla Lega. Matteo Salvini fa il furbo ora, ma la colpa è anche sua: ha accettato l`abolizione della prescrizione in cambio della promessa di un`accelerazione dei tempi dei processi che poi non c`è stata. Così ora noi ci ritroviamo con un provvedimento illiberale e contrario a tutti i principi del garantismo. Il fatto che lo stato di diritto in Italia sia messo in discussione è intollerabile. L`impostazione giustizialista dei grillini secondo i quali sono tutti colpevoli è un abominio e ci vedrà sempre contro».

Chi dovrebbe mediare? Il premier?
«Assolutamente sì. Spetta a Giuseppe Conte. Anche se, per la verità, tutte le volte il premier si è espresso a favore dell`impostazione del Movimento 5 Stelle. Ma se questo non dovesse succedere nessuno si potrà aspettare che noi di Italia viva resteremo fermi. No, nessuno si potrà meravigliare, se non ci dovesse essere nessun cambiamento o mediazione, di vederci votare a favore di proposte dell'opposizione o prendere nostre iniziative autonome».

Cioè potreste presentare una proposta anche voi?
«Non lo escludo affatto, i tempi della giustizia devono essere certi e la presunzione di innocenza deve essere garantita. Non assisteremo a braccia conserte allo smantellamento di uno dei pilastri di uno stato diritto».

Però quando avete fatto nascere questo governo conoscevate le idee dei 5 Stelle.
«Com'è noto lo abbiamo fatto per evitare l'aumento dell`Iva, 23 miliardi lasciati in eredità dai gialloverdi, che sarebbe stato inevitabile. Però per noi questa è un'esperienza di governo figlia di uno stato di necessità, altri partiti, come il Pd, invece vorrebbe fare un nuovo Ulivo con gli alleati di oggi. Comunque i 5 Stelle non possono prevaricare, in Parlamento sono minoranza sulla prescrizione. Non pensino che siccome hanno fregato Salvini ora riescono a fregare anche noi».