La notizia pubblicata da "la Repubblica", 25 giugno 2020.
Una lettera aperta al premier Conte per chiedere di adottare al più presto "gli idonei provvedimenti" per far funzionare l'Anpal e tutelarne i 654 precari. Molti dei loro contratti sono in scadenza e già oggi si riuniranno in assemblea da remoto. Non chiedono mai direttamente le "dimissioni" del presidente Mimmo Parisi i parlamentari che firmano la lettera sull'Agenzia nazionale per le politiche del lavoro, ma non fanno sconti all'uomo scelto da Luigi Di Maio.
Per Italia Viva hanno firmato i parlamentari Annamaria Parente e Camillo D'Alessandro.
«Nel mezzo della crisi economica più grave dal dopoguerra - è scritto nella lettera - le politiche attive del lavoro dovrebbero svolgere una funzione strategica. Purtroppo Anpal e Anpal Servizi appaiono totalmente bloccate e inconcludenti rispetto al-le risposte che dovrebbero dare alle entinaia di migliaia di italiani che hanno perso il lavoro a causa della pandemia».
Poi arriva l'affondo: a fronte dei 25 milioni assegnati dal governo all'Agenzia per la realizzazione della piat-taforma che impiega i 2.874 navigator precari, di Parisi si ricordano - elenca la lettera - i 1.60mila euro di stipendio annuo, i 70mila per i voli in business class con destinazione Usa («ma Di Maio lo sapeva che mia mo-glie vive in America» ha detto in proposito l'interessato in un'intervista), i 55mila per noleggio con conducen-te a Roma e l'affitto della casa nella Capitale. E dopo aver ricordato il piano di Parisi bocciato per tre volte dal cda di Anpal, la lettera cita anche il contratto part-time nella sua vecchia università americana, come "Senior advisor for european devolpment in Italy and Europe": «Un vero incarico di lobbying per tessere rapporti nel vecchio continente, trami-te il suo incarico pubblico. Totalmente incompatibile con la carica di pre-sidente di Anpal».