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Porto Marghera, nuovo terminal nell'area ex Montefibre. Moretto: "Progetto strategico"

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L'intervento pubblicato da "la Nuova Venezia e Mestre" e altri quotidiani, 30 marzo 2022. 

Il presidente dell'Autorità portuale di Venezia, Fulvio Lino Di Blasio, ha annunciato l'avvio del progetto di riconversione delle aree industriali dismesse di Montefibre e Syndial a Porto Marghera, con la realizzazione di un nuovo terminal per le attività di carico-scarico di navi container, e l'ex cavo del canale antistante. L'annuncio è avvenuto ieri mattina durante un'audizione di Di Blasio in Commissione Trasporti della Camera. La durata prevista dell'intervento è di 5 anni, per un costo complessivo di 184, 505 milioni di euro, interamente finanziati grazie all'ultimo stanziamento di 35 milioni di euro garantito dal Pnrr.

Per il nuovo terminal per i container nell'area Montesyndial di Marghera, tra bonifica e infrastrutturazione si devono spendere 184 milioni, di cui 35 milioni garantiti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Ed è di pochi giorni fa la notizia dell'inserimento tra le opere pubbliche che il Governo ha trasmesso al Parlamento perché da commissariare, per un valore di 3,1 miliardi di euro. Allegato all'elenco anche la proposta di nomina dei relativi Commissari straordinari. Lo aveva noto il Mims (Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile) sottolineando che «con questa proposta si conclude la fase dei commissariamenti prevista dal decreto legge cosiddetto "Sblocca cantieri". Le Camere devono ora esprimere il proprio parere sulla proposta del governo, in seguito al quale verranno adottati i Decreti del presidente del Consiglio dei Ministri per la nomina dei singoli commissari straordinari. E il presidente del Porto è ovviamente in pole position per la gestione commissariale. L'area è già stata acquistata dal Porto, sotto la presidenza Costa: qui è previsto il più grande piano di bonifica mai realizzato a Porto Marghera, per far posto ad un grande terminal container che sarà affiancato al nuovo terminal di gas naturale liquefatto (Gnl). Previsto nell'area anche un raccordo ferroviario. Il progetto è inserito nel nuovo piano triennale delle opere 2022/2024 dell'Autorità portuale. «Il percorso tracciato dal Ministero risulta coerente con la strategia di accelerazione dell'intero sistema logistico e portuale da noi indicata nel Piano operativo triennale 2022/2024, in grado di valorizzare Montesyndial come un asset fondamentale del porto del futuro», aveva commentato Di Blasio.

A rendere nota l'audizione è stata l'onorevole Sara Moretto (Italia Viva). «Il porto di Marghera», ha detto, «ha bisogno di recuperare la propria piena attività e accessibilità marittima, e proprio in questa ottica il progetto del terminal Montesyndial risulta strategico. Verranno finalmente messi in campo tutti i fondi necessari per il completamento dell'opera, che avrà una gestione commissariale per garantire tempestività e coordinamento sul territorio. Un commissariamento che servirà a sbloccare, mi auguro rapidamente, il protocollo fanghi e il piano morfologico».