territori Infrastrutture

I porti lanciano la sfida alla burocrazia: "In Italia serve un gabinetto di guerra"

Le attività ed i successi che portiamo avanti dipendono dall'impegno di ognuno di noi. Ogni contributo è importante.
dona italiaviva

L'intervento pubblicato da "Il Secolo XIX", settembre 2021.

Gli agenti marittimi e i presidenti puntano sul modello Genova:"A rischio i fondi Pnrr".

Per una volta Genova e Venezia sono alleate, come raramente è avvenuto nella storia delle due Repubbliche Marinare. 
E proprio la Serenissima vorrebbe festeggiare i 1600 anni dalla fondazione guardando al modello Genova. Così è Marco Bucci, sindaco del capoluogo ligure, a condurre le danze: "Il modello Genova è esportabile" dice in collegamento: chi lavora nel privato si assume rischi tutti i giorni. Non si capisce perchè nella pubblica amministrazione non debba accadere lo stesso. Oggi bisogna costruire quei processi di responsabilità e di leadership che si sono realizzati nella ricostruzione del Morandi, valorizzando i tanti professionisti che operano al suo interno e che troppo spesso sono sottovalutati e sotto-utilizzati."

Parole note in Liguria ma che in Adriatico suonano ancora come esotiche. Perchè sul palco di Federagenti in assemblea - l'associazione degli agenti marittimi - c'è anche e soprattutto la questione Venezia. Le navi da crociera, il Canale della Giudecca, gli approdi temporanei e i dragaggi: il grande nemico, anche nel Nord Est, è la burocrazia. 

Ecco perchè Alessandro Santi, l'uomo che ha preso il timone degli agenti marittimi, chiede un "gabinetto di guerra in tempo di pace" per superare gli scogli sulla rotta della ripresa. Non è la solita accusa da convegno, perchè questa volta in ballo ci sono i miliardi del Pnrr.

"Dobbiamo spendere più di 200 miliardi in circa 2000 giorni e l'Europa ci darà le risorse a stato di avanzamento lavori.. Se non partiranno i cantieri, quelle risorse non ci saranno - dice Raffaella Paita, presidente della Commissione Trasporti della Camera. Dobbiamo quindi semplificare, tornando alle direttive europee sul tema degli appalti.

Dobbiamo andare avanti su norme di semplificazione anche per tutte le altre opere non del Pnrr, con commissari, sburocratizzazione e meccanismi disincentivanti dei ricorsi che bloccano le opere."

Non solo: non sempre i soldi potrebbero essere spesi bene. Il presidente di Confitarma, Mario Mattioli, tuona contro il provvedimento che prevede i finanziamenti per il rinnovo della flotta passeggeri: "Perchè i soldi sono pochi e perchè alla fine circoscrivere la possibilità di accedere ai fondi a chi opera nell'area del Mediterraneo non va bene. Lo shipping ha una vocazione internazionale: se una nostra nave è in rotta nel Pacifico o sull'Atlantico, il conto ambientale ci viene presentato lo stesso".

Agenti marittimi e armatori sono in rivolta. Perchè, ragiona anche Mattioli, dopo più di 10 anni di perdite, adesso si mette la lente sui bilanci delle compagnie. Comunque è arrivato il momento di chiedere misure di emergenza nazionale senza precedenti, in grado di garantire l'accessibilità dei porti sia dal mare (molti scali corrono incontro a un blocco a causa degli insufficienti dragaggi dei fondali) che da terra (Genova assediata dai Tir e da autostrade disastrate). E anche questa lettera, con la richiesta di un gabinetto di guerra per far ripartire i porti italiani, porta la firma di Santi.