Infrastrutture porti

Pontremolese, approvato il finanziamento. Paita: "Opera decisiva per la portualità"

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La notizia pubblicata da "Genova - la Repubblica", "la Nazione", "il Secolo XIX", "il Tirreno - Carrara", "la Gazzetta di Parma", 28 luglio 2021.

«Oggi è un giorno importante per il sistema infrastrutturale della Liguria: il Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, ndr) ha approvato il finanziamento del progetto della Ferrovia Pontremolese. Si tratta di una notizia straordinaria perché anticipa addirittura al 2021 la previsione di finanziamento rendendo possibile l'avvio del finanziamento della galleria di valico nel contratto di programma delle ferrovie 22/26».

A darne notizia è Lella Paita, deputata di Italia Viva e presidente della commissione Trasporti della Camera. Un traguardo di cui si è detta felice, avendo «in poco tempo contribuito a rimettere in pista un'opera tanto importante per la nostra comunità».

«Si tratta - continua Paita - di un'opera chiave, in particolare nel tratto comprendente la Galleria di Valico dal momento che ha un`importanza decisiva sia per il Porto della Spezia che dell'economia dell'alto Tirreno. Ringrazio Teresa Bellanova (viceministra delle Infrastrutture che ha profuso un impegno straordinario nel dialogo con la portualità spezzina di marina di Carrara e dell'alto Tirreno. Bellanova ha partecipato in prima persona alla riunione del Cipess e coordinato ogni aspetto a seguito dell`incontro con la comunità portuale spezzina. Ringrazio inoltre il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini per l'impegno profuso e anche per la dimostrazione di interesse rispetto al tema delle infrastrutture liguri. Aver anticipato il finanziamento al 2021 diventa decisivo per correre verso l'obiettivo della realizzazione» spiega Paita

«Una notizia straordinaria», insomma, commenta Paita, che dopo aver avuto la conferma di questo passaggio cruciale dalla viceministra Teresa Bellanova ha voluto chiamare Pier Gino Scardigli. «Ci sono tante persone che hanno meriti in questa vicenda. Personalmente ci ho lavorato tanto, insieme a Bellanova e al ministro Giovannini. Scardigli non ha mai smesso di credere in quest`opera fondamentale per il nostro territorio: era emozionato».

«Il Governo Draghi sta sbloccando il Paese – prosegue Paita -, si tratta di un'opera chiave per i porti della Spezia e di Marina di Carrara, ma anche per l`alto Tirreno. Abbiamo centrato il primo importante obiettivo, ora occorre lavorare al finanziamento dell'opera stessa». La stima era di 2 miliardi e mezzo, ma con la realizzazione del progetto preliminare questa cifra sarà aggiornata e potrebbe lievitare. Si apre la possibilità per un inserimento nell'accordo di programma 2022-2026 di Rfi, «dove si sono aperti degli spazi, dopo che alcune opere fondamentali sono state spostate sulle risorse del Pnnr». Entro la metà del 2022 la progettazione potrebbe essere conclusa, l'avvio dell`appalto nel 2023 se le risorse fossero inserite nel prossimo accordo di programma. «Abbiamo abbattuto le barriere della diffidenza del non si farà mai - spiega Paita -, quello di cui vado fiera è che ho rimesso metodo su questa partita. Non possiamo ancora cantare vittoria sui finanziamenti, ma le condizioni per candidare l'opera nei contratti di programma 22-26 sono reali. La Pontremolese comincia a essere un sogno a cui tutti credono, oggi ci sono i presupposti, anche grazie all'ottimo lavoro del commissario Cocchetti».

Paita è ben consapevole che la battaglia non è finita. «Intanto - spiega - occorre che entro fine anno sia davvero pronto il progetto preliminare dell'opera, solo così possiamo immaginare che già nel contratto di programma 2022-2026 possa essere prevista almeno una parte delle risorse necessarie. Il progetto è la precondizione per il buon esito del percorso». Una strada davvero in discesa quello che si apre ora? «Dobbiamo stare attenti a non vendere risultati che devono ancora essere raggiunti, io sono comunque fiduciosa che gli oltre 2 miliardi e trecento milioni di euro già previsti possano essere reperiti, l'importante procedere celermente con il progetto preliminare che dovrà quantificare le effettive esigenze finanziarie. Oggi ci sono dei numeri veri, finora si parlava del niente».

«Se ci sarà la reale volontà di andare avanti, come mi auguro - conclude Paita - credo che una volta pronto il progetto preliminare, in sei mesi si possa passare a quello esecutivo e arrivare all`appalto dell`opera entro il 2023. Bisognerà correre, questo è certo, personalmente mi impegnerò con tutte le mie forze».