Infrastrutture paese

Ponte sullo Stretto, Faraone: "Ora il governo si schieri per il sì"

Le attività ed i successi che portiamo avanti dipendono dall'impegno di ognuno di noi. Ogni contributo è importante.
dona italiaviva

Estratto dell'intervista di Emanuele Lauria, "la Repubblica", 4 maggio 2021.

"Un governo che investe sulla crescita non può che prendere una posizione chiara a favore del Ponte". Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva in Senato, invita il governo a schierarsi, il giorno dopo il parere positivo all'opera della commissione di tecnici istituita dal ministero per le Infrastrutture. "Una maggioranza ampia a sostegno dell'opera - segnala Faraone - in Parlamento c'è già".

Perché reputa la relazione della commissione una svolta?
"Perché con questo documento è ora assodato che il Ponte serve al Paese e che si può realizzare in tempi stretti. Questa può e deve essere la legislatura in cui si posa la prima pietra di questa fondamentale opera".

L'obiezione che giunge da ambientalisti ed esponenti di sinistra è sempre la stessa: in un Mezzogiorno così indietro sul piano infrastrutturale non ci sono altre opere più importanti?
"Le altre opere le abbiamo già messe nel Recovery a partire dall'alta velocità anche in Sicilia, fino a Palermo e ad Augusta e altre le sbloccheremo grazie alla sburocratizzazione, a cominciare dalle strade provinciali. Senza il Ponte l'alta velocità si ferma a Reggio Calabria. Senza il Ponte l'alta velocità è un'incompiuta. Senza contare che siamo di fronte a una infrastruttura fondamentale per il rilancio dell'economia di un'intera area del Paese, diventeremo piattaforma logistica alternativa a Rotterdam: a fronte di costi fra i 6 e gli otto miliardi, avremmo guadagni stimati in 50 miliardi in sei anni. E daremmo lavoro a più 15 mila persone".

Chi lo desidera può leggere l'intervista completa a questo indirizzo.