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Ponte di Albiano, varata la campata. Paita: "Serve uno studio di fattibilità"

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L'intervento pubblicato da "la Nazione", 17 gennaio 2022.

Un ponte che saprà unire e offrire risposte al problema della viabilità che attanaglia la bassa Val di Magra. Un disagio sicuramente cresciuto nel tempo ma già da anni evidente e momento di studio e tentativo di soluzioni. Il crollo del ponte di Albiano, nella sua drammaticità per fortuna soltanto infrastrutturale, ha rappresentato la svolta. Non soltanto una soluzione al collegamento tra le due sponde del fiume Magra ma una prospettiva che come un compasso chiuda un cerchio auspicato da anni.

Anche da una tragedia, in questo caso sfiorata e evitata soltanto grazie al lockdown che nell'aprile 2020 ha reso deserta la struttura al momento del crollo, può spalancare opportunità. È quanto evidenziato anche da Eugenio Giani e Giovanni Toti, presidenti delle Regioni Toscana e Liguria che si sono ritrovati ieri mattina a Albiano insieme al commissario straordinario Fulvio Maria Soccodato, al viceministro delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili Alessandro Morelli e a tanti politici, fra i quali l'onorevole di Italia Viva Cosimo Ferri, e amministratori del territorio. La presenza di sindaci e assessori di Santo Stefano Magra, Bolano, Follo, Vezzano sono la prova di quanto un'opera costruita in territorio toscano sia attesa in Liguria. La prima delle quattro strutture metalliche è stata posizionata tra le due pile e le altre arriveranno entro la primavera.

L'onorevole Raffaella Paita non era presente a Albiano ma ha voluto chiarire importanti passaggi: «Il mantenimento delle rampe deve essere subordinato a una serie di passaggi che sto seguendo con il Ministero. Non basta infatti la volontà di conservare ma è necessario produrre uno studio di fattibilità che metta in chiaro anche la necessità dell'opera. Quindi occorre rivedere l'aspetto autorizzativo che trasformi l'infrastruttura da provvisoria a definitiva».